NARDO’- 400 mila euro sono stati destinati al rifacimento di sette importanti arterie della città, che hanno bisogno di un intervento radicale a causa delle condizioni di scarso decoro e soprattutto di precaria sicurezza in cui versano da moltissimo tempo. Lo ha deciso ieri mattina la Giunta di Palazzo Personè guidata dal sindaco Pippi Mellone che ha individuato le sette arterie e stilato un ordine di priorità dei lavori: via Benedetto Leuzzi, via Oronzo Quarta, via 2 Giugno, via Antonio Secchi, via Fiume, via Penta e via Pietro Bonfante. Il progetto sarà inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020 e nell’elenco annuale 2018. L’intervento consiste nella risagoma, bonifica del sottofondo e rifacimento del tappetino stradale, duramente compromesso dall’usura e particolarmente visibile in questa stagione invernale piuttosto ricca di precipitazioni. Si tratta di importanti vie del tessuto urbano nell’area dell’ex ospedale (via 2 Giugno, via Secchi, via Fiume e via Bonfante), della direttrice di collegamento (via Oronzo Quarta e via Penta) tra il centro urbano e la periferia e della strada per Posto di Blocco (via Benedetto Leuzzi), che notoriamente è molto trafficata soprattutto durante l’estate. Buche e irregolarità dovute alla normale usura e al deterioramento delle coperture realizzate in occasione di interventi per l’elettricità, il gas, l’acqua e la fogna, sono alla base della situazione di dissesto di queste strade che ha indotto quindi l’amministrazione comunale a intervenire.
“Rendiamo più belle e mettiamo al sicuro queste strade – commenta il sindaco Pippi Mellone – con uno sforzo finanziario molto significativo. Abbiamo individuato arterie di grande importanza, come la via per il mare, e in condizioni particolarmente difficili, ma è chiaro che l’elenco è molto lungo e servirebbe una quantità praticamente infinita di risorse per risolvere tutte le situazioni. Lo stato attuale delle cose risente inevitabilmente della assoluta superficialità con cui negli anni si è affrontato il tema della manutenzione stradale, altre macerie e un’altra indecente eredità del passato”.
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