Perrone cita il caso del “leccese” Nije e pone il tema nell’ambito del dibattito sull’immigrazione.
“Bisogna fare ordine in materia di immigrazione, ma in entrambi i sensi: anche quando occorre tutelare chi arriva in Italia e ha diritto alla cittadinanza italiana per meriti civili, artistici e sportivi”. Così Paolo Perrone, candidato al Senato con Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale Puglia 2, che prende le mosse dal caso di Nfamara Njie, diciannovenne originario del Gambia che vive da quattro anni a Lecce e in una famiglia leccese ed è campione italiano di corsa campestre, “ma non può rappresentare l’Italia con la nostra Nazionale perché non ha la cittadinanza italiana. La legge permette ai minori stranieri di essere iscritti alle varie federazioni, ma non di far parte delle nazionali, per le quali è necessaria appunto la cittadinanza. In questi casi, ovvero quando esistono meriti civili, artistici e sportivi, bisognerebbe potersi avvalere a mio avviso di procedure accelerate di rilascio della cittadinanza”, sostiene Paolo Perrone, “perché sono i fatti a dimostrare che la persona in questione è stabilmente integrata, e in maniera comprovata, nel nostro tessuto sociale e culturale. Cosa se ne farà infatti Nfamara della cittadinanza italiana fra qualche anno, quando dal punto di vista agonistico sarà già passato per lui il tempo della Nazionale? Anche e soprattutto su questo fronte va riordinata la normativa in materia di immigrazione, nella direzione di consentire a chi ha meriti particolari di diventare cittadino italiano, a tutti gli effetti, prima possibile. Uno dei miei impegni da senatore”, conclude Perrone, “sarà proprio su questo punto”.
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