LECCE – Voto contrario al Bilancio da parte di tutto il centrodestra oppure stop alle linee programmatiche del sindaco Salvemini e via libera solo a tre punti: sicurezza urbana, disagio sociale e nuovo Piano traffico (con il cambio di senso di marcia di viale Marconi). Gaetano Messuti, ex assessore della giunta Perrone, attuale consigliere comunale nel gruppo misto e leader del movimento Sentire Civico, indica (anche ai suoi compagni di viaggio) la strada da seguire per uscire dall’impasse politico-amministrativa in cui si è cacciato il Comune di Lecce alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha assegnato il premio di maggioranza al centrodestra leccese. “Non c’è una terza via”, fa sapere Messuti. Un Piano A e un Piano B per arrivare mano nella mano fino a dicembre, e non oltre.
Messuti coglie l’occasione per tornare sul bailamme legato alle dimissioni (mai avvenute) dei consiglieri di centrodestra. Quelle di Laura Gigante avevano “un deficit di validità”, sostiene il consigliere comunale. Piuttosto, preferisce battere su un altro tasto: l’appello alle dimissioni lanciato direttamente al grillino Fabio Valente: “L’ho chiamato io alle 15, a due ore dall’appuntamento davanti al segretario comunale, altro che bluff!”.
Ma ora bisogna guardare avanti. Per uscire dal limbo. E per dare una riposta ai bisogni concreti e alle tante domande che provengono dalla città.
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