LECCE – Si terrà dal 21 gennaio all’11 marzo Welcome Stories, una rassegna con mostre, appuntamenti teatrali per le scolaresche, incontri con gli autori, ma anche visite guidate sulle tracce della presenza ebraica lungo l’itinerario Nardò-Lecce, sul filo di temi come la solidarietà, l’amicizia, la pace e l’integrazione fra culture. È una iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò e del Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno (gestito da Fluxus). L’occasione è data dalla Giornata della Memoria del 27 gennaio, ricorrenza internazionale in ricordo delle vittime della Shoah. La data del 27 gennaio, com’è noto, coincide con la fine dell’Olocausto in seguito alla liberazione degli ebrei sopravvissuti del campo di concentramento di Auschwitz ad opera dell’Armata Rossa. A raccontare il dopo Olocausto, un periodo di orrore e atrocità, contribuiscono le testimonianze (i murales di Zivi Miller e la mostra documentaria) custodite nelle sale del Museo di Santa Maria. Una storia “a lieto fine” per migliaia di profughi che in Salento furono accolti, rifocillati e guidati verso una nuova vita.
La rassegna, dunque, prende il via domenica 21 gennaio alle ore 17:30 dal Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno, con il vernissage della mostra di illustrazioni tratta dal libro per ragazzi La città che sussurrò di Jennifer Elvgren (edizioni La Giuntina). Fabio Santomauro, in arte “Fabbio”, autore delle illustrazioni, condurrà un incontro con un mini laboratorio e in modo interattivo spiegherà come è nato il libro e come nasce una storia illustrata. Il percorso espositivo si compone, infatti, delle tavole definitive ma anche dei bozzetti e dei lavori preparatori. In occasione dell’inaugurazione, l’ingresso è libero.
La rassegna poi proseguirà fino all’11 marzo con un calendario ricco e significativo, finalizzato a trasmettere soprattutto a bambini e ragazzi temi non sempre facili da raccontare. Sabato 27 gennaio alle ore 11, sempre presso il Museo della Memoria, è in programma l’inaugurazione de La bicicletta di Bartali, mostra di illustrazioni di Roberto Lauciello, tratta dall’omonimo libro di Simone Dini Gandini (edizioni Notes). Domenica 28 gennaio ci sarà l’Autobus della Memoria, sull’itinerario Lecce-Nardò (andata e ritorno) alla scoperta delle testimonianze che attestano la presenza ebraica nel Salento a cavallo di duemila anni. Il programma, promosso da Palazzo Taurino Medieval Jewish Lecce, prevede alle ore 10 il ritrovo e la partenza da Lecce-City Terminal per Santa Maria al Bagno con visita del borgo e del Museo della Memoria e dell’Accoglienza. Alle ore 16:30 il ritrovo e la partenza da Nardò (piazza Cesare Battisti) per Lecce, con la visita al Museo ebraico di Palazzo Taurino. Nelle giornate di lunedì 29 e martedì 30 gennaio, alle ore 10:30, presso il Teatro Comunale, è in programma la rappresentazione di L’amico ritrovato, dall’omonimo romanzo di Fred Uhlman, portato in scena da Malalingua (Molfetta), Teatro d’Attore, nell’ambito della rassegna La Scena dei Ragazzi a cura di TerramMare Teatro. Mercoledì 31 gennaio toccherà a Testimonianze… dai campi, recital per scolaresche de Gli artigiani dell’arte dell’Istituto Tecnico “Vanoni” diretti dal professore Roberto Russo. Il video e le musiche sono del professore Giovanni Manca. È prevista una rappresentazione alle ore 9 e una alle ore 11. Venerdì 9 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca comunale “Vergari” di piazzetta Biblioteca, Simone Dini Gandini presenterà il suo libro La bicicletta di Bartali (edizioni Notes). Domenica 11 marzo, infine, alle ore 17:30 presso il Museo della Memoria di Santa Maria al Bagno, è prevista l’inaugurazione della mostra di illustrazioni di Roberto Lauciello Il contrabbandiere di giocattoli, dall’omonimo libro di Fulvia Degli’Innocenti (Valentina edizioni).
“Sono mostre, incontri e percorsi – spiega l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto – utili a ricordare e soprattutto a imparare la gigantesca lezione che arriva dagli orrori della Shoah. Giornate per tutti, ma soprattutto per i più giovani, quelli più capaci di apprendere gli errori da non ripetere e quel sentimento di solidarietà che racchiude tutti gli anticorpi della moderna società e del vivere civile. Attenzione, però, a non sentirsi appagati con le celebrazioni della Giornata della Memoria, perché occorrono esempi e insegnamenti quotidiani, in famiglia, a scuola, ovunque, per scongiurare gli spettri del Novecento”.
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