Il pilastro della difesa giallorossa è pronto a guidare la sua squadra da vero leader. Ma Ciccio Cosenza lascia che siano gli altri a giudicarlo come tale, lui vuole soltanto offrire la sua esperienza e la sua determinazione per regalare la B a questa città. Il difensore, arrivato nell’agosto 2015 dalla Pro Vercelli, ha parlato questa mattina in conferenza stampa in vista del match di Coppa Italia di domenica pomeriggio contro il Matera (fischio di inizio alle ore 15).
«Giocare contro le squadre di Auteri – esordisce Cosenza – non è mai facile e noi ci teniamo sempre a fare bene, anche perché ancora non abbiamo dimenticato la sonora sconfitta dello scorso anno in campionato in casa. Sicuramente sarà anche un buon test in vista del Catania dopo qualche giorno di pausa in cui abbiamo staccato soprattutto mentalmente».
Il difensore giallorosso passa, poi, ad affrontare l’argomento spogliatoio. «Siamo un bel gruppo che ha tante potenzialità ancora inespresse in alcuni giocatori. In questa finestra di mercato la società proverà a migliorare la rosa, ma personalmente sono convinto che, se anche non arrivasse nessuno, avremo tutte le carte in regola per salire».
Nella gara contro il Catania, Cosenza toccherà le 80 presenze in maglia giallorossa tra campionato e playoff promozione, e la sua convinzione è che quest’anno ci siano tutte le premesse per poter festeggiare a fine campionato. «Rispetto agli anni passati abbiamo un’ossatura consolidata, grazie ad una programmazione intelligente da parte della società. Il valore aggiunto viene da Liverani, un tecnico che sa essere un martello in allenamento, ma che sa anche tranquillizzarci e sdrammatizzare i momenti in cui sale la tensione. Il mister, inoltre, sa tenere alto il morale di quei miei compagni che stanno vedendo poco il campo».
In conclusione Cosenza risponde a una domanda sulle voci di mercato che riguardano Strambelli. «Solo sui giornali ho letto di questo possibile nuovo innesto e non so quanto siano vere queste voci. Questa, come le altre notizie di mercato, a noi non interessano, io so soltanto che ogni calciatore è dotato di cervello e si deve prendere la responsabilità di quello che fa». A buon intenditore poche parole.
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