Il Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto protagonista del IX episodio (https://youtu.be/2ne16Ox5HfQ) di Music Platform, Inside Territory, il format video a puntate per il web che coniuga la musica elettronica, le sue derivazioni e le sue radici, con la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali leccesi.
Ospite della puntata Max Nocco, classe 1971, da sempre attivo nell’underground salentina soprattutto per la sua militanza, come batterista, in gruppi hardcore/metal già a partire dalla seconda metà degli anni ’80 (Crollo Nervoso, Frattura, Morte del Sistema, Egica Soluzione, Sesta Categoria, Hyoid, Nevrosi, Run Patty Run, Shank).
Dal 1996 fino al 2008 è proprietario del Crash, negozio di dischi specializzato in “altre musiche”. Per anni ha organizzato eventi culturali e concerti di ogni genere, da poco collaboratore con il “Quotidiano di Puglia” dove scrive articoli e recensioni su nuove uscite discografiche. Collezionista instancabile di vinili, dj “selezionatore” e anima di Place for the Soul, il suo progetto dedicato esclusivamente alla musica elettronica, un “luogo dell’anima” dove si possono trovare le varie influenze dei suoi ascolti in tutti questi anni: elettronica, jazz, soul, dub, new wave, kraut, hip-hop, funk.
Il castello di Corigliano d’Otranto, secondo le parole di G. Bacile di Castiglione, rappresenta il «più bel monumento di architettura militare e feudale del principio del Cinquecento in Terra d’Otranto. Esso, infatti, passò alla storia per aver dato asilo e protezione alla popolo salentino durante l’assedio turco del 1480.
Nei primordi del 500 fu poi riqualificato in chiave difensiva dal marchese Giovan Battista de Monti che lo rafforzò aumentandone la volumetria e dotandolo di quattro torrioni posti ai quattro vertici. Ogni torrione fu dedicato a un santo e a una virtù cardinale. Guardando la facciata principale, il torrione a sinistra è intitolato a San Michele Arcangelo, il torrione a destra è intitolato a Sant’Antonio Abate. Gli altri torrioni sono intitolati a San Giorgio e a San Giovanni Battista. Ogni santo e ogni virtù parla attraverso epigrafi minacciando e ammonendo il nemico e rendendo la fortezza un castello parlante.
Capaci di ispirare e identificare un’intera società, l’ambiente e la musica costituiscono da sempre due pilastri culturali del territorio salentino. L’obiettivo di Music Platform è quello di presentare location e beni culturali attraverso la realizzazione di video musicali nei quali i vari artisti hanno la possibilità di esprimersi circondati dalle suggestive forme e sfumature dei paesaggi salentini, da squarci naturali a tipiche storiche strutture architettoniche.
Music Platform persegue la valorizzazione, la tutela e la scoperta del territorio, usando come mezzo la musica e il suo linguaggio universale. Ogni video documentario è realizzato in modo da focalizzare l’attenzione sullo spazio che circonda l’artista: dal paesaggio incontaminato del Parco Naturale di Porto Selvaggio ai sotterranei dell’antico Palazzo del Principe di Muro Leccese, dallo spettacolare e suggestivo tramonto al Faro della Palascia di Capo d’Otranto alla Grotta di San Giovanni e ai Massi della Vecchia presso la Collina delle Ninfe di Giuggianello e fino al Parco di Rauccio, alle porte di Lecce, la città capoluogo. Ma il viaggio intrapreso è solo all’inizio e la piattaforma musicale ha in serbo di svelare decine e decine di altri luoghi più o meno conosciuti di questa fantastica terra.
Music Platform è un progetto no-profit ideato e realizzato dai giovani leccesi del collettivo PLAY insieme all’associazione APD Amici Giallorossi di Muro Leccese. Ogni puntata può essere seguita sulle seguenti piattaforme social web:
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