Lecce sì, Roma no, Alessandro Delli Noci si tira fuori dalla mischia elettorale. Nei boatos di questi giorni il suo nome era tra quelli gettonati per spiccare il volo a Montecitorio. Ma lui taglia corto e guarda avanti: “Ho notato in questi mesi grandi aspettative sul mio futuro politico, su cosa farò da grande, su dove mi candido – ha detto questa sera Rispondo che sono orgogliosamente il vicesindaco di Lecce, sono concentrato a dare risposte concrete alla mia città. Sento però la responsabilità del mio ruolo che deve avere interlocutori credibili e che conoscano il territorio”. Musica per le orecchie per gli aficionados del centrosinistra leccese che si sono dati appuntamento alle Officine Cantelmo per ascoltare il resoconto dei 100 giorni di Amministrazione targata Salvemini (e Delli Noci, appunto).
Il sindaco Carlo Salvemini evita bizantismi per marcare le differenze con il centrodestra: “Siamo semplicemente amministratori al servizio della città, nulla più, nulla meno, ma siamo già orgogliosi per quello che abbiamo fatto”: Applausi. E ancora: “Ci hanno dipinto come barbari, come se a Palazzo Carafa saremmo entrati con il lanciafiamme per fare terra bruciata intorno a noi. Non dico che siamo migliori del centrodestra, ma abbiamo stili diversi”. In cento giorni qualcosa è stato fatto. E tanto altro c’è da fare. La strana coppia Salvemini-Delli Noci ricorda e anticipa i prossimi obiettivi: rilancio della darsena, avvio dei lavori per il ribaltamento della stazione ferroviaria, efficientamento, riqualificazione e nuova costruzione di alloggi popolari, nuovi parcheggi alla ex Massa e in altre aeree, piano di efficientamento delle scuole, riqualificazione del circolo tennis, interventi legati alla trasparenza e alla legalità come gli avvisi pubblici per i professionisti, la commissione legalità e anti corruzione e progetti per l’innovazione (banda ultra larga, nuovo portale del Comune, Lecce Smart City). “Non abbiamo la bacchetta magica, ci occorre fiducia e tempo”, sottolinea Delli Noci.
Fiducia e tempo, dunque, per allontanare i “tentativi di delegittimazione” perpetrati dal centrodestra e guardare al futuro con ottimismo. In cantiere ci sono obiettivi ambiziosi: un centro di eccellenza per i tumori, una società unica di trasporto pubblico, il rilancio della Sud-Est.
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