LECCE – Sembra un film già visto, eppure non è così. Come nove giorni fa a Matera, il Lecce si dimostra pragmatico e con una rete da fuori area di Mancosu ha la meglio su di un buon Cosenza. I giallorossi con questo successo si portano a 26 punti in classifica in 11 gare giocate, a 4 punti dal Monopoli che ha lo stesso numero di gare, a 6 dal Siracusa e a 7 dal Catania, che però ha una gara in meno.
Liverani conferma per dieci undicesimi la formazione vittoriosa a Matera, unica eccezione il ritorno in campo di Cosenza, che ha scontato il turno di squalifica. Davanti nuovamente panchina per Di Piazza, lo stesso vale per Costa Ferreira nella zona nevralgica del campo.
Il Lecce parte bene e gioca tra le linee del Cosenza. Al quarto d’ora buona opportunità per Lepore, ma la sua conclusione di sinistro dal limite viene deviata prima da un difensore e poi respinta dal portiere ospite.
Con il passare dei minuti però la squadra di Braglia prende le misure ai giallorossi e i rossoazzurri si rendono pericolosi al 20’. Marino si addormenta e perde palla in impostazione di gioco, Mendicino prende palla e fa un assist al bacio a Mungo che solo davanti a Perucchini si fa respingere la conclusione dal bravo portiere giallorosso.
Un altro pericolo per la porta giallorossa arriva al 33’ da un cross di Statella dalla destra. Il pallone scavalca Perucchini e arriva sulla testa di Baclet che prende il palo a portiere battuto. E’ un Lecce sterile, lento e che subisce le ripartenze della squadra di Braglia. Il pericolo corso però sembra svegliare i giallorossi che collezionano il pallone più pericoloso del primo tempo due minuti dopo. Punizione dalla trequarti e Armellino riprende la respinta della difesa ospite, ma il suo rasoterra esce di poco alla destra di un immobile Saracco.
Il primo tempo termina 0 a 0 frutto della più brutta frazione offerta dai giallorossi da quando è in panchina Liverani. Troppo lenti e macchinosi i leccesi per impensierire il Cosenza di Braglia, una squadra compatta e con dieci uomini dietro la linea della palla.
Il secondo tempo si apre con lo stesso Lecce andato negli spogliatoi. La squadra di Liverani fatica a velocizzare il gioco e Caturano e Torromino non vengono mai innescati dai compagni.
Al 13’ Liverani decide di fare un triplo cambio. Di Piazza, Ciancio e Riccardi per Torromino, Pacilli e Marino. Lepore si sposta a centrocampo e Mancosu si porta dietro le punte. Il cambio di uomini sembra dare i primi effetti dopo un minuto. Di Piazza si procura una punizione dal limite, ma la battuta di Lepore termina poco sopra la traversa. Il Cosenza al 19’ si rende nuovamente pericoloso su angolo e colpo di testa del difensore di Demarku. Per fortuna di Perucchini la conclusione esce di poco fuori.
Lepore da fermo è il più pericoloso dei giallorossi e al 20’ impegna severamente il portiere ospite direttamente da corner. E’ un Lecce comunque che va a sprazzi e che trova difficoltà a dare continuità alla manovra offensiva. Di Piazza alla metà della ripresa riceve da Ciancio e si invola nella metà campo avversaria, ma la sua conclusione dal limite esce di poco.
Quando ormai la gara sembrava incanalarsi verso il pareggio a reti bianche, al 28’ è Mancosu a togliere le castagne dal fuoco in una serata difficile. Il centrocampista sardo riceve palla sulla trequarti e lascia partire un tiro potentissimo che si insacca nel set.
Il Cosenza accusa il colpo del gol subito e riesce a rendersi pericoloso solo a dieci minuti dal termie, quando Mungo si procura una punizione dal limite. Da ottima posizione calcia Loviso, ma il tiro viene deviato in angolo. Al 42’ Lecce vicino al raddoppio con un cross di Caturano per Di Piazza, ma D’Orazio anticipa l’attaccante e rischia di fare autogol. Solo corner.
Ad un minuto dalla fine Mendicino si trova davanti a Perucchini dopo una corta respinta di Ciancio, ma non è lesto ad approfittare del regalo della difesa giallorossa. Pericoloso scampato e vittoria per gli uomini di Liverani.
Alla fine i giallorossi possono esultare per aver raccolto i 3 punti in una partita in cui hanno offerto una prestazione non a livello di quelle precedenti.
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