LECCE – “Ma quale nepotismo! Questo è un bando pubblico fatto nella massima trasparenza”. L’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Carlo Mignone, restituisce al mittente le accuse tranchant del consigliere comunale Andrea Guido relative alla composizione della Commissione Locale di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) del Comune di Lecce. L’organismo riveste oggi un ruolo importante e determinante nella valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. “Il consigliere Guido– afferma Mignone – dovrebbe conoscere la legge. Non esiste alcuna norma che impedisca ad un fratello e ad una sorella di candidarsi ad un bando. Peraltro parliamo di un avviso pubblico al quale potevano partecipare diverse categorie di professionisti. Cosa avrebbe dovuto fare la Commissione? Chi avrebbe dovuto escludere e perché soprattutto? Guido non ha ben compreso nemmeno il significato di nepotismo. I conteggi sono pubblici e sono stati fatti seguendo parametri oggettivi relativi al possesso di titoli e alle esperienze professionali di ciascun concorrente. Sia chiaro, non esiste alcuna discrezionalità amministrativa”. E a suffragare tale tesi l’assessore Mignone aggiunge. “Guardi, tra le domande presentate c’era anche quella di una mia amica. E’ arrivata terza su tre concorrenti! Ciò dimostra l’assoluta pulizia di questo bando”.
Ai sensi del Regolamento Comunale la Commissione deve essere composta da 7 figure professionali esterne aventi comprovata esperienza in materia. Ma c’è un altro aspetto, peraltro, non irrilevante. “I componenti delle Commissioni prendono un gettone di presenza di appena 50 euro e si riuniscono cinque-sei volte l’anno”. Una postazione, dunque, che non appare appetibile per i professionisti, tanto è vero che “le domande presentate sono state pochissime”.
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