SPECCHIA– “Ciò che è accaduto a vostra figlia e alla vostra famiglia, potrebbe accadere ad altre ragazze e ad altre famiglie: Noemi cercava l’amore e ha trovato la morte”, queste le parole del vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli, durante il funerale della giovane Noemi Durini, la ragazza di Specchia uccisa dal fidanzato,
Ed è il giorno del dolore e del ricordo nel piccolo comune salentino che ha salutato per l’ultima volta Noemi.
Prima con la veglia funebre in casa della ragazza, poi con la camera ardente allestita nel centro Capsda ed infine con il funerale, a cui hanno partecipato commossi non solo coloro che la conoscevano, ma un’intera comunità chiusa nel dolore.
La madre di Noemi e la sorella Benedetta, hanno vegliato ininterrottamente il feretro bianco, scambiando aneddoti, ricordi, momenti di gioia con quanti avevano potuto conoscere Noemi nei suoi troppo brevi 16 anni di vita.
Un invito a non lasciarsi andare al risentimento e alla ricerca della vendetta, arriva dalle parole dei genitori di Noemi, e dal vescovo Angiuli che, parlando ai più giovani aggiunge “Non rifugiatevi nella solitudine del vostro mondo, ma lasciateci intravvedere l’immenso desiderio di bene che alberga dentro di voi. Affrontate con coraggio la vita, non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà” e poi “L’uccisione di una donna si ripresenta, nel nostro tempo, con sempre maggiore frequenza – ha detto ancora il vescovo – Cambiano scenari, motivazioni, età e condizioni sociali, ma efferatezza, crudeltà e ferocia sono simili. Cosa sta accadendo alla nostra società? perché, nonostante il tanto parlare, la donna non è ancora rispettata? Perché sempre più spesso i giovani si sentono soli e, non trovano chi ha tempo da dedicare a loro per ascoltarli e orientarli?”
Tra la folla dei presenti alla funzione, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
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