Carlo Salvemini non lascia, anzi è pronto a raddoppiare. L’esperimento delle giornate ecologiche ha superato l’esame – con qualche intoppo, come ammesso dallo stesso primo cittadino, Ma oramai il dado è tratto, la via è tracciata. Bisogna insistere. “Nell’ultimo fine settimana – spiega – il centro cittadino è stato riservato a pedoni e ciclisti, offrendo ai leccesi la percezione esatta di spazi urbani che solitamente si fatica a avvertire in tutto il loro potenziale. A chi ha voluto evitare il solito traffico del fine settimana, la città ha offerto 800 posti auto gratuiti in parcheggi di servizio serviti da navette, anch’esse gratuite, per raggiungere il centro senza auto. Non abbiamo fatto nulla di straordinario se rapportato a quello che è avvenuto nelle stesse ore in altre parti d’Italia e d’Europa: verificare la possibilità di muoversi diversamente per 48 ore in una zona circoscritta di Lecce, consentendo in ogni caso l’accesso a residenti, mezzi muniti di pass e motocicli. Non una città blindata, ma una città con più possibilità per pedoni e ciclisti. È stato un test e come tale va giudicato. Un test che non rimarrà un episodio nella vita cittadina ma che abbiamo intenzione di ripetere, anche con delle variazioni”.
Magari si troverà una soluzione per qualche commerciante del centro che lamenta di non essere riuscito a fare affari in questo week-end, ma nel frattempo Salvemini coglie l’occasione per attaccare da par suo le precedenti amministrazioni di centrodestra: “Invito a non rimuovere il fatto – ricorda – che ci muoviamo in un contesto urbano nel quale le politiche della mobilità si devono misurare con il dato di realtà: il filobus, un investimento da 23 milioni di euro che rappresenta un fallimento con cui ci confrontiamo quotidianamente, un piano parcheggi mai realizzato, un piano della mobilità mai aggiornato dal 2001. Ciò che conta, oggi, è tenere conto dei suggerimenti, correggere gli errori, impegnarci a fare meglio nell’interesse di Lecce”.
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