La Notte della Taranta e la Festa di Sant’Oronzo, due eventi importantissimi dell’estate salentina che lo scorso 26 agosto erano in contemporanea. Non deve più accadere. Lo dice a chiare lettere Wojtek Pankiewicz, presidente di “Valori e rinnovamento”: “Vorrei sottolineare che è avvenuta una cosa, secondo me, assurda. La Notte della Taranta si è svolta la stessa sera della Festa di Sant’Oronzo. Esorto il sindaco Salvemini, che vedo con piacere che si sta finora muovendo bene, a prendere contatti con chi di dovere affinchè dal 2018 ciò non accada più. La Festa di Sant’Oronzo può e deve diventare un evento di richiamo nazionale e internazionale dello stesso livello della Notte della Taranta“.
Occorre sì puntare sulla riscoperta del valore religioso e storico di una festa tanto antica, aggiunge Pankiewicz, ma “i fuochi e le luminarie soprattutto attirano migliaia e migliaia di turisti, i quali, tra l’altro, dopo essere venuti a Lecce in uno dei tre giorni della festa, se ne innamorano e poi programmano un ritorno per meglio visitare le bellezze artistiche della città. Si pensi che bar e ristoranti del centro ricorrono in quei giorni ad assunzioni straordinarie. Occorrerebbe perciò potenziare i fuochi, potenziare le luminarie ripristinando le antiche affascinanti gallerie, caratterizzare di più la fiera con mercatini di prodotti tipici locali, sia di carattere enogastronomico che artigianale. Si ripristinino pure le bande e la musica lirica. Si organizzino eventi culturali di alto profilo. Si sia molto più attrattivi. Il ritorno economico per i più poveri sarebbe, realizzando tutto ciò, di gran lunga più positivo e significativo di qualche riduzione di fuochi o luminarie, che finirebbe solo col penalizzare i nostri operatori turistici e commerciali, gli addetti ai lavori più umili, come i camerieri dei bar, oltre naturalmente agli stessi operai che lavorano nelle ditte che curano le parature.“
Facebook
Instagram
RSS