di Antonio Greco
Applausi e veleni. La nuova Amministrazione Salvemini continua a viaggiare su un doppio binario: entusiasmo da stadio tra i fedelissimi del centrosinistra e polemiche al cianuro provenienti dall’altra sponda. Che la sconfitta del 25 giugno non sia stata affatto digerita da Perrone e soci è fuor di dubbio. Oggi se ne è avuta un’altra dimostrazione in aula consiliare. A Palazzo Carafa, alle 18, orario fissato per la proclamazione ufficiale degli eletti, si sono dati appuntamento solo i consiglieri comunali della maggioranza. Assenti (ingiustificati) i rappresentanti del centrodestra che hanno gridato al golpe, senza mai pronunciare questo termine, sia chiaro, per via del provvedimento con cui la Commissione elettorale ha assegnato il premio di maggioranza al centrosinistra nonostante al primo turno le liste che appoggiavano il candidato sindaco Giliberti siano andate ben oltre la soglia del 50 per cento. Perché °? Semplice. Perché in realtà – fanno sapere i componenti della Commissione guidata da Alcide Maritati – il centrodestra non ha superato il 50 per centro dei voti in quanto ne ha ottenuti 26.715 al primo turno e 18.215 al secondo, per un totale di 44.930 voti, al di sotto dunque dei 46.527.che sarebbero stati sufficienti per ottenere ”il 50% dei voti validi espressi nell’intero procedimento elettorale”.
“Questa è una giornata di festa e tale deve rimanere”, ha sentenziato il sindaco Carlo Salvemini. Chiaro il cenno ai banchi lasciati desolatamente e polemicamente vuoti dalle forze di opposizione. Non a caso il primo cittadino ha sottolineato la necessità di avere “rispetto per le istituzioni e per la Commissione elettorale”.
Dall’altra parte accuse al vetriolo sono state lanciate dal consigliere comunale Andrea Guido: “La composizione del Consiglio comunale è palesemente illegittima. Bisogna rispettare la volontà del popolo”. E ancora: “Non riconosco valida l’attribuzione dei seggi”, chiosa l’ex assessore all’Ambiente ricordando che “anche il sito del Ministero degli Interni oggi assegnava 16 seggi al centrodestra””.
Si andrà al Tar, questo è poco ma sicuro. per proseguire una battaglia legata a cavilli e interpretazioni giuridiche nella speranza che si torni a parlare di politica.
Ph Andrea Stella
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