È stata presentata questa mattina, nella Sala della Grottesca del Rettorato, l’adesione dell’Università del Salento al protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e la Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), per il diritto allo studio di giovani studenti titolari di protezione internazionale. Tale protocollo prevede, tra l’altro, che «gli Atenei aderenti partecipino all’azione di sostegno mediante l’esonero totale delle tasse e contributi universitari, l’accesso alle biblioteche e ai servizi offerti agli studenti». Inoltre, nell’ambito delle azioni di cura delle politiche di immigrazione e della realizzazione di misure di accoglienza e integrazione, il Ministero dell’Interno si è impegnato a fornire agli Atenei aderenti un certo numero di borse di studio, che concorrono alle spese di vitto e alloggio degli studenti, appunto, con protezione internazionale.
Il “titolare di protezione internazionale” (rifugiato) è colui che “(…) temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese d’origine di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese(…)” (articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951, recepita nell’ordinamento italiano dalla legge 722 del 1954).
Per rendere operativo questo protocollo d’intesa, l’Ateneo salentino ha avviato una collaborazione con la Questura di Lecce, con l’obiettivo di individuare gli studenti potenzialmente interessati, informarli dell’opportunità e dell’offerta didattica erogata all’Università del Salento. La collaborazione si è rivelata molto efficace, e le domande di iscrizione ai corsi hanno superato il numero delle borse di studio disponibili.
Nella seduta del Consiglio d’Amministrazione dello scorso 2 marzo, si è deliberato perciò di estendere il beneficio dell’esonero totale delle tasse e contributi universitari e della concessione dell’accesso alle biblioteche e ai servizi agli studenti a ulteriori due studenti con protezione internazionale che hanno chiesto di iscriversi all’Università del Salento.
Per l’Anno Accademico 2016/2017 si sono iscritti all’Università del Salento cinque studenti con protezione internazionale: tre sono risultati vincitori di borse di studio Crui – Ministero dell’Interno e due, appunto, hanno usufruito delle agevolazioni deliberate dall’Università del Salento. Due studenti vengono dall’Afghanistan, uno dal Pakistan, uno dalla Palestina e uno dalla Somalia. Si sono iscritti ai corsi di laurea: “Lingue culture e letterature straniere” (triennale, uno studente); “Sociology and social research” (magistrale, due studenti), “Computer engineering” (magistrale, uno studente), “Studi geopolitici internazionali” (magistrale, uno studente).
«Un’adesione doverosa a un progetto di grande rilevanza per contribuire a garantire il diritto allo studio di giovani in difficoltà», sottolinea il Rettore Vincenzo Zara, «Siamo convinti che la cultura e la formazione siano una fondamentale opportunità di riscatto e di affermazione personale, anche per questo il nostro Ateneo è andato oltre il protocollo d’intesa, allargando per quanto possibile le agevolazioni concesse. Fondamentale è stata, a livello territoriale, la collaborazione con la Questura, nella quale abbiamo trovato un’interlocuzione attenta e sensibile. Anche così UniSalento punta sull’internazionalizzazione, con uno sguardo ampio che parte dal Salento e si allarga al mondo, con un’attenzione particolare ai diritti umani».
«Siamo lieti che la Polizia di Stato abbia potuto contribuire alla buona riuscita di questo innovativo progetto presso l’Università del Salento», commenta il Questore di Lecce Pierluigi D’Angelo, «consentendoci di mostrare l’“altra faccia” della Divisione Immigrazione della Questura, quella meno burocratica e più umana. Un sincero ringraziamento va perciò al Magnifico Rettore, professor Zara, che ha fortemente voluto come partner dell’iniziativa la Questura di Lecce, realizzando un bell’esempio di cooperazione inter-istituzionale, a tutto vantaggio dei giovani rifugiati interessati a continuare o intraprendere un corso di studi universitari».
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