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Ecco il fantasista Marchwinski: «Colpito dal calore dei tifosi». Sul mercato priorità per l’attaccante

 

«È stata una trattativa lampo e non vedo l’ora di scendere in campo. Mi sono allenato con il Lech per tutto il precampionato e non ho giocato in campionato solo perché avevo due giornate di squalifica. Da domani inizia questa nuova avventura con il Lecce e sono pronto.» A parlare è Filip Marchwinski, il neoacquisto del Lecce che Corvino è riuscito a prendere per 3 milioni di Euro dal Lech Poznan, uno dei club più titolati di Polonia.

Viso pulito da bravo ragazzo e la determinazione di farsi valere subito nel torneo di Serie A, così Marchwinski vuole subito farsi conoscere dal pubblico giallorosso. «Mi ha subito colpito il calore dei tifosi che mi hanno fermato per strada chiedendomi foto e incoraggiandomi. Lecce è bellissima da quanto ho potuto vedere fino ad ora.» Così il trequartista presentato in sala stampa dai due direttori, Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera. «Sono qui per fare il numero dieci, giocare dietro la punta anche se lo scorso anno in diverse occasioni ho giocato anche da prima punta. In Polonia ci sono difensori forti e ho segnato in stagione 11 reti, ma so che dovrò aumentare l’intensità del gioco per poter fare uno step maggiore nella mia carriera. Già in passato ho avuto modo di confrontarmi con squadre di livello internazionale, ho affrontato la Fiorentina nei quarti di finale della Conference League e ho sentito alcuni calciatori che ho potuto conoscere in Nazionale. Milik (attaccante della Juventus n.d.r.) mi ha detto che qui bisogna alzare il ritmo per giocare bene.»

Marchwinski non ha ancora scelto il numero di maglia, anche se potrebbe scegliere il 36, il suo primo numero al Lech, visto che la numero 10 è occupata da Oudin. «A giugno mi ha cercato il Bologna, ma poi non se n’è fatto nulla. Appena mi ha chiamato il mio agente per dirmi del Lecce, ho subito visto le amichevoli contro Galatasaray e Huddersfield. In passato ho visto un match contro il Milan e guardato molto la Serie A che è uno dei cinque campionati più difficili al mondo. Per la scelta sono state importanti anche le video call con il direttore Corvino che mi ha subito fatto capire l’importanza della piazza e mi ha chiesto se fossi pronto per questa nuova avventura.»

Dopo la presentazione di Marchwinski, il direttore Corvino ha voluto fare il punto sul mercato. «Le altre squadre hanno alzato l’asticella e noi stiamo cercando di allestire una rosa che possa competere e per non avere rimpianti, in qualsiasi modo finisca il campionato. Il Lecce ha giocato 18 tornei di A e la metà mi ha visto essere il direttore sportivo del club. La cosa non può che inorgoglirmi.»

Poi Corvino passa a parlare del mercato. «Siamo nel momento clou del calciomercato. Abbiamo perso un titolare, Pongracic, e uno che era spesso titolare, Blin, ma li abbiamo rimpiazzati da prima che andassero via con Gaspar e Pierret. Adesso con Stefano stiamo vagliando l’acquisto di una punta centrale e siamo incerti se prendere uno che faccia il vice Krstovic, oppure uno che competa per essere titolare. Il problema di Gonzalez? Con l’arrivo di Marchwinski abbiamo preso un nuovo centrocampista offensivo che va a compensare la sua assenza.»

In assenza dello spagnolo, chi ha giocato in questo precampionato nell’undici di Gotti è Maleh, ma per il calciatore si prevede un futuro lontano dal Salento. «Nulla è cambiato rispetto alle scelte fatte prima del ritiro – dice Corvino – e sono stato chiaro con tutti. Se mancava Ramadani per via dell’Europeo è normale che il mister inserisca in squadra chi ritiene utile in quel ruolo, ma nulla è cambiato. Abbiamo degli esuberi ma sono tutti giovani che hanno un monte ingaggi basso. Possiamo ritenerci soddisfatti di quanto fatto sinora in entrata e in uscita.»

Chi dovrebbe arrivare è sicuramente un difensore dai piedi buoni, anche se Corvino pensa che Gaspar e Baschirotto, seppure con caratteristiche simili, possano entrambi essere titolari in una difesa che Gotti vorrebbe fosse abile nell’impostare. «Sarà difficile trovare due altri difensori bravi quanto Gaspar e Baschirotto con il nostro budget. Da qui all’inizio del torneo non so quanti calciatori arriveranno, ma sicuramente abbiamo già un undici da schierare per la gara con l’Atalanta e mancano ancora venti giorni.»

Photogallery a cura di Andrea Stella