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Lecce, una notte da record. Oudin entra e abbatte il muro Genoa

Tre vittorie su tre al Via del Mare per il Lecce di D’Aversa che in un mese di campionato ottiene il numero di successi che aveva collezionato tra le mura amiche la squadra dello scorso campionato.

Contro un Genoa arroccato in difesa per l’espulsione nel primo tempo di Martin, la risolve a sette minuti dal novantesimo una magia da fuori di Oudin, al suo esordio stagione e con indosso quel 10, proprio il numero della fantasia in campo. Sarà questo l’unico vero tiro nello specchio della porta dei giallorossi che fino a quel momento avevano sempre mancato il bersaglio grosso di pochissimo.

D’Aversa sceglie Touba per sostituire lo squalificato Baschirotto in questa sfida contro il Genoa che aveva fermato una settimana fa il Napoli campione d’Italia. Il Lecce parte bene con il suo ormai consolidato 4-3-3 offensivo ed è aggressivo in pressing come già visto nelle precedenti uscite. Il primo quarto d’ora è tutto di marca giallorossa anche se le polveri di Strefezza e Krstovic sono bagnate nelle due occasione avute in questo primo terzo di tempo.

Con il passare dei minuti il Genoa prende campo e rallenta il ritmo, provando a impensierire il Lecce sugli esterni e con delle ripartenze ad imbeccare Retegui. Sono i giallorossi anche nell’ultima parte di frazione a rendersi più pericolosi e lo fanno con il bomber Krstovic che prima non trova l’incornata vincente al 22’ e un minuto dopo sferra un missile da fuori area che si perde di poco fuori alla sinistra di Martinez.

A dieci giri di orologio dal termine del primo tempo arriva una decisione che POTREBBE cambiare il match. Almqvist si invola sulla destra e Martin può solo commettere fallo. E’ il secondo grave del match che spinge il direttore Rapuano a estrarre il cartellino rosso e costringe il difensore ligure agli spogliatoi anzitempo.

Dalla punizione susseguente all’espulsione giunge l’ultima occasione del tempo per i ragazzi di D’Aversa. E’ sempre Krstovic a provare la conclusione che questa volta si perde sull’esterno della rete, dando solo l’illusione del gol al numeroso pubblico accorso al Via del Mare.

Nella ripresa Gilardino ridisegna la sua squadra, ma, a parte qualche incursione da palla da fermo dei suoi, è il Lecce a chiudere i liguri nella loro metà campo. Le occasioni piovono, ma i giallorossi sbagliano sempre la mira, anche se in almeno due occasione fanno gridare al gol. E’ di Krstovic la perla più bella del match con una rovesciata che si perde di poco alla sinistra dell’estremo ospite al minuto 62, poi cinque minuti dopo è un tiro di Almqvist a fare la barba al palo.

D’Aversa fa dei cambi iperoffensivi e passa nell’ultimo quarto d’ora ad un 4-2-4 dove trovano posto i nuovi arrivati Sansone e Oudin. E’ proprio il francese che all’83’ riceve palla da Gendrey e sferra un missile che Martinez può solo raccogliere in fondo al sacco. E’ festa giallorossa anche se durante il recupero il Genoa prova a rovinare la festa giallorossa con qualche azione in area leccese.

Alla fine è tripudio per i 27 mila tifosi che assaporano ancora per un turno la parte altissima della classifica. Per una notte il Lecce è al secondo posto con 11 punti in 5 gare ed è record di punti in un inizio di stagione in Serie A, restando ancora imbattuti.