“Festa Patronale di pessimo gusto. Manca la cultura della Bellezza”
“ Abbiamo atteso la fine della tre giorni di festa, per avere un quadro completo e chiaro relativo all’organizzazione della festa patronale per poter esprimente un giudizio.
Obiettivamente una festa patronale brutta, misera, cupa, moscia, buia e soprattutto di pessimo gusto. Festa impresentabile per una Città d’Arte, Capitale del Barocco come Lecce: Impresentabile per i salentini e per le migliaia di turisti venuti a tuffarsi nello splendore del barocco di Piazza Duomo o Santa Croce. Soldi spesi male. E a proposito di soldi, si smetta di dire che le spese per le luminarie sono improduttive, inutili, voluttuarie. Sbagliato. Tutte le spese per la festa sono un investimento in quanto rappresentano un volano per tutta l’economia cittadina e non solo per le bancarelle, ma per tutte le attività commerciali cittadine, dall’abbigliamento, all’artigianato, al food e poi hanno uno straordinario ritorno d’immagine per forestieri e turisti.
Si sarebbero dovuti spendere meglio i soldi disponibili, e magari procurarne anche altri, intercettando finanziamenti da Roma e da Bruxelles. E poi ci sono le sponsorizzazioni, come si è fatto per la copia della statua del nostro Santo patrono.
Purtroppo, ciò a cui abbiamo assistito non può lasciarci indifferenti. Una città d’arte come Lecce non merita uno spettacolo così indecoroso. Luminarie misere, assenza totale di mercatini con prodotti tipici ed eccellenze locali, eccezion fatta per i classici dolciumi. Una festa scarna e disordinata (perfino una manciata di sedie buttate alla rinfusa , senza criterio, sull’ovale di piazza Sant’ Oronzo, il salotto della città, sic !). Ciò a cui abbiamo assistito è frutto evidente di assenza totale di visione, di programmazione, di improvvisazione. Non servono solo le risorse economiche, ma occorrono le idee ed il coinvolgimento della società civile stessa. In questi tre giorni, passeggiando per le vie del centro mi è capitato di ascoltare il giudizio di turisti, di salentini, adulti e bambini, che all’unanimità si chiedevano se fosse davvero così misera e brutta la festa di una città come Lecce.
In questi mesi estivi mi è capitato, visitando alcune località turistiche, di vedere già pubblicati , pubblicizzati e promossi i programmi per le festività natalizie.
Auspichiamo che l’attuale amministrazione finalmente cominci a operare per tempo con i suggerimenti e le proposte di esperti, associazioni, movimenti e semplici cittadini, che devono essere coinvolti. In modo da organizzare per il prossimo anno una festa patronale degna di Lecce. Un momento di festa che esalti la bellezza dell’immagine di Lecce, della leccesità, della salentinità. “