Baroni vuole un grande Lecce contro la Roma. «Lo dobbiamo ai nostri tifosi»
Si respira aria di Serie A in casa Lecce alla vigilia del match di Coppa Italia che i giallorossi affronteranno domani sera nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Roma (ore 21 con diretta su Canale 5).
Marco Baroni sa bene che la missione è ardua, quella di portare la sua squadra ai quarti di finale battendo la Roma di Mourinho, ma già il fatto di essere stata l’unica compagine del campionato cadetto ad arrivare agli ottavi è segno di come il Lecce sia tra le squadre più forti della categoria. Quella di domani sera, quindi, può essere soltanto una piccola anticipazione di quello che potrebbe essere il futuro dei giallorossi la prossima stagione. Intanto Baroni rimane con i piedi per terra e si aspetta dai suoi grande concentrazione.
«La gara di domani a Roma sarà un premio per quanto fatto finora, ma non vogliamo essere delle comparse sul terreno di gioco.» Così afferma il tecnico che da giocatore ha indossato anche la maglia romanista. «Ho letto che a Roma cercano la decima Coppa Italia e ci tengono molto alla competizione. Qualsiasi formazione Mourinho voglia schierare, la mia squadra non dovrà essere timorosa e dovrà sempre cercare di fare il calcio che sappiamo. Dobbiamo provare a fare una prestazione degna, lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri tifosi.»
Il mister toscano sa bene che i suoi non dovranno sbagliare nulla contro una squadra di livello nettamente superiore. «Non possiamo permetterci di sbagliare neppure una rimessa laterale. Mi aspetto delle risposte da chi manderò in campo. Ancora ho dei dubbi di formazione, come la presenza di Bleve che è stato fermo a lungo o quella di Gallo che ha avuto dei problemi intestinali ieri. Di sicuro Calabresi giocherà titolare al centro della difesa. E’ un ruolo che può ricoprire tranquillamente.»
Calabresi quindi verrà approvato al centro insieme probabilmente a Lucioni per capire quante garanzie possa dare il ragazzo da centrale in un reparto dove Tuia è ancora assente per infortunio e Simic non è ancora al meglio per giocare una gara da titolare. Questa scelta permetterà di far rifiatare Dermaku in vista dei due prossimi incontri ravvicinati di campionato contro Cremonese e Vicenza, rispettivamente domenica e mercoledì prossimo.
«Gli impegni ravvicinati in Serie B condizioneranno le mie scelte perché, al di là del prestigio della Coppa Italia, dobbiamo soprattutto pensare al nostro obiettivo primario che è il campionato. La squadra deve riprendere il ritmo gara che può venire soltanto dal giocare le partite perché gli allenamenti non forniscono le stesse indicazioni.»
Il Lecce ha grande necessità di ritrovare il ritmo partita per sviluppare il calcio del tecnico toscano, fatto soprattutto di pressing e ripartenza. A Pordenone questo tipo di gioco si è visto solo a tratti e ciò lo riconosce anche Baroni. «A Pordenone la squadra ha risentito per lo stop forzato di un mese in una gara che temevo molto perché avevamo tutto da perdere. Ho fatto il massimo per mantenere alta la concentrazione in vista di quella sfida e per fortuna siamo riusciti a vincere e a riprendere la marcia in classifica.»
In ultimo Baroni dà un giudizio al mercato giallorosso che in entrata è praticamente concluso con l’arrivo nelle prossime ore di Raul Asencio. «Il mercato di gennaio è sempre molto particolare. Alla società non avevo chiesto nulla perché mi interessa sempre il gruppo che alleno, il quale sta migliorando di gara in gara. Abbiamo comunque preso tre calciatori importanti che dovrò cercare di portare nella condizione ideale per essere d’aiuto al gruppo. Faragò? Con me a Novara ha fatto anche l’esterno alto, ma escludo che nel 4-3-3 possa ricoprire quel ruolo. Lo abbiamo preso per fare l’interno di centrocampo e ci serve in quella zona.»