Controlli sui trasporti di alimenti, multe salate per i trasportatori non in regola
LECCE – Continuano i controlli della Sezione Polizia Stradale sui trasporti di sostanze alimentari lungo le arterie di maggiore percorrenza della provincia leccese.
Numerose le contestazioni ai conducenti dei veicoli adibiti al trasporto di merce alimentare destinate alla grande distribuzione per Lecce e provincia.
In particolare, la Polizia ha trovato forme di Parmigiano Reggiano, Rodez stagionato e uova condotte in vani non sottoposte a regolare manutenzione per proteggere dalla contaminazione. In alcuni casi è stato addirittura notato che le pareti interne dei contenitori frigo coibentate erano completamente usurate, con fuoriuscita di particelle di polveri di diverse dimensioni, e le porte posteriori non chiuse ermeticamente e quindi non idonee a mantenere costante la temperatura. In un camion la chiusura era stata effettuata con una semplice cintura posta tra i due maniglioni esterni. Le stesse guarnizioni delle portiere erano deformate e cristallizzate e non in grado di assicurare la perfetta chiusura del vano.
Infrazioni sono state contestate anche a conducenti di veicoli adibiti al trasporto di carni macellate fresche, confezionate e non confezionate. Trasporto effettuato con veicoli il cui vano di carico era sporco e non idoneo a proteggere le carni da fonti di contaminazione. Sono state rilevate cassette di plastica aperte su tutti i lati, contenenti tranci di carne macellata fresca non confezionata a contatto con il pavimento del vano che si presentava sudicio con presenza di materia organica e polvere. Gli stessi tranci di carne erano coperti da cartoni completamenti sporchi.
Ulteriori violazioni sono state accertate a carico di conducenti di veicoli adibiti al trasporto di latticini e prodotti caseari che avveniva con mezzi il cui vano di carico non era in grado di rispettare le prescritte condizioni di temperatura controllata, perché il relativo frigo è stato trovato non funzionante.
In tutti questi casi si è proceduto con una sanzione amministrativa da €. 1.000 a €. 3.000, nonché a segnalare le ditte all’Asl competente, per ulteriori controlli.