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Il Lecce attendista sul mercato. Ecco dei nuovi nomi in salsa scandinava

 

Sono ormai giorni che si parla chiaramente di come il Lecce sia vigile sul mercato per capire se il Chievo Verona riuscirà a iscriversi al prossimo campionato di B. In caso contrario sono due o tre i prospetti che potrebbero fare al caso di Baroni per rendere concreto il suo progetto di 4-3-3 con degli esterni difensivi più attenti alla fase di marcatura e con quelli offensivi più liberi di inventare.

Corvino avrebbe messo gli occhi sul difensore rumeno di fascia destra Vasile Mogos, alto 186 cm ma capace di destreggiarsi anche nella metà campo avversaria. Il ragazzo è un veterano della categoria, avendo disputato quasi 150 match in B, e con i suoi 28 anni è un prospetto di esperienza per un gruppo che si sta ringiovanendo.

Il Lecce ad oggi ha completato solo il reparto di centrocampo, che poi è quello basilare per poter dare equilibrio in un campionato così logorante come quello cadetto. Al contrario deve rimpinguare il reparto di esterni offensivi che possano essere di supporto a Coda o a Rodriguez (lo spagnolo verrà riproposto anche oggi nel ruolo inedito di attaccante esterno nell’amichevole che i giallorossi disputeranno alle 17.00 contro il Rovereto, squadra che milita nel torneo di Promozione del Trentino-Alto Adige).

Nel Chievo sono due gli elementi interessanti che potrebbero fare al caso di Corvino. Sicuramente potrebbe fare la differenza in B il 27enne Luca Garritano, una punta esterna che può anche giocare da seconda punta alle spalle di un centravanti. Garritano fu autore del momentaneo pareggio della sfida che il Lecce vinse al Bentegodi nel novembre scorso nei minuti di recupero, grazie a Falco, e potrebbe essere ideale compagno di reparto di Coda vista la sua attitudine a dialogare molto in fase d’attacco.

L’altro nome di proprietà dei clivensi, ma che potrebbe svincolarsi a breve, è quello di Luigi Canotto, una vera e propria ala abile nei dribbling. Il ragazzo si è messo in luce di recente nel campionato di B dopo anni di gavetta e qualcuno a Lecce lo ricorda per averlo avuto contro sia con la maglia del Melfi sia con quella della Juve Stabia nei campionati disputati dai giallorossi in C.

Corvino, dunque, è in attesa della sentenza di lunedì per procedere nel tentativo di accaparrarsi a parametro 0 almeno due di questi tre elementi. In caso contrario per l’attacco il direttore giallorosso potrebbe guardare ad un suo pallino che ha portato a Firenze nel 2017. Parliamo del 23enne Rafik Zekhnini, norvegese di origini marocchine che Corvino prelevò dal Rosenborg quando il ragazzo non aveva neppure 20 anni. Il calciatore è un attaccante esterno che è ancora di proprietà dei gigliati e in queste stagioni si è fatto le ossa in Olanda e in Svizzera, bloccato dalla pandemia nella stagione giocata in Eredivise con il Twente e da un infortunio lo scorso anno quando era in prestito al Losanna. Zekhnini sarebbe il prospetto ideale per il Lecce perché può giocare su entrambe le fasce e se riuscisse finalmente a consacrarsi, sarebbe un investimento per il futuro.

Altro nome interessante è quello dello svedese di origini iraniane, Dahleo Irandust. Il ragazzo ha 23 anni, è già nel giro della nazionale maggiore ed è prossimo a terminare il suo contratto con l’Haecken, formazione di Goeteborg dalla quale il Lecce ha preso lo scorso anno Zuta. Il contratto scadrà il prossimo 31 dicembre e Corvino potrebbe mettere a segno un colpo importante per l’attacco visto che Irandust è un mancino con ottima tecnica e un tiro importante.

Nei giorni scorsi il direttore si è sfogato davanti ai microfoni mettendo in evidenza come il mercato globalizzato porti il Lecce a dover sferrare dei colpi anche in mercati lontani e come anche in passato siano giunti nel Salento giocatori non italiani. Al Lecce non conta oggi guardare il passaporto di un tesserato, ma le sue qualità in campo e Corvino oggi è di sicuro la miglior garanzia per avere un patrimonio tecnico importante in vista del prossimo futuro.