Vaccinati migranti stranieri nei campi, green pass salvaraccolti
BARI – Accelera in Puglia la campagna anti-Covid con le vaccinazioni della popolazione che vive e lavora in campagna e dei braccianti extracomunitari dei campi. E’ quanto rendo noto la Coldiretti Puglia che ha organizzato le prime vaccinazioni aziendali per le aziende agricole del territorio e per i lavoratori extracomunitari di Ghetto Out – Casa Sankara presso l’hub vaccinale di Coldiretti a Foggia.
“Garantire sicurezza ai migranti anche sul fronte sanitario è stato il nostro obiettivo prioritario, perché stiamo offrendo servizi diversificati ai braccianti agricoli per integrarli al meglio. Per noi sono tutt’altro che ‘invisibili’, anzi sono divenuti parte integrante del lavoro in agricoltura. Al nastro di partenza anche i punti vaccinali di Molfetta, Lecce e Taranto, aperti a tutte le nostre aziende agricole e ai loro lavoratori”, ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In Puglia è ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore – aggiunge Coldiretti Puglia – con oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri solo in provincia di Foggia, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
E’ stato creato un percorso dedicato ad accoglienza, triage, 2 postazioni vaccinali e area osservazione, con la procedura di prenotazione che ha previsto l’individuazione degli elenchi su liste raccolte da Coldiretti Foggia dalle aziende agricole della provincia che hanno presentato la richiesta di vaccinazione.
La somministrazione delle dosi in campagna è una opportunità resa possibile dalla estensione del piano vaccinale alle categorie produttive che ha visto la Coldiretti protagonista a tutela della salute dei propri dipendenti e associati su tutto il territorio regionale.
Coldiretti Puglia ha predisposto con la Regione Puglia e le ASL competenti a livello provinciale il piano operativo per le vaccinazioni per accelerare la campagna vaccinale nelle aree rurali, dove ha già 12 hub ritenute ‘eleggibili’ della Protezione Civile nazionale. Coldiretti ha raccolto l’appello del commissario generale Figliuolo per garantire in tempi rapidi la vaccinazione degli imprenditori, dei loro familiari e dei dipendenti delle aziende associate, perché la battaglia contro il virus – aggiunge Coldiretti Puglia – è la priorità numero uno per uscire da una crisi sanitaria, sociale ed economica che deve vedere le forze sociali al fianco delle Istituzioni.
“Il certificato verde per i braccianti extracomunitari è importante per consentire la libera circolazione dei lavoratori – ha aggiunto Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia – in un momento in cui sono in pieno svolgimento le campagne di raccolta della frutta e della verdura e tra poco inizierà la vendemmia e poi la raccolta delle olive”.
La comunità di lavoratori agricoli europei più presente in Italia – spiega Coldiretti – è quella rumena con 98.011 occupati ma tra gli europei ci sono tra gli altri soprattutto polacchi e bulgari. Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano per garantire professionalità ed esperienza alle imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. In questo contesto – sostiene la Coldiretti – è necessario superare il ritardo accumulato per l’emanazione del decreto flussi 2021 che dovrebbero portare nelle campagne pugliesi altri 5mila lavoratori extracomunitari ma anche le difficoltà burocratiche che ostacolano l’impiego dei lavoratori italiani in una situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici. Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà fino a settembre.
L’obiettivo del piano di vaccinazioni della Coldiretti è quello di garantire la sicurezza delle forniture alimentari alla popolazione sull’intera rete di oltre 100mila aziende agricole, stalle, agriturismi e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare, dove non si è peraltro mai smesso di lavorare nonostante l’emergenza pandemica.