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Qualità e grinta: un Lecce infinito sbanca Venezia

VENEZIA – Il Lecce alza la voce. Sbanca il Penzo e si candida autorevolmente alla promozione diretta in serie A. Splendida gara dei giallorossi che fanno fuori il Venezia al termine di una gara tiratissima. Qualità, grinta determinazione: ingredienti fondamentali per arrivare a tagliare il traguardo. E ora la classifica sorride.

I giallorossi aprono le danze dopo appena 11 minuti. Bravo Pettinari a farsi trovare pronto e a trafiggere Pomini su una dormita della difesa veneta. Il Venezia ci sta e attacca a testa bassa ma i giallorossi replicano con ordine chiudendo le linee di passaggio. I neroverdi peraltro devono fare a meno di Forte, messo fuori causa da un infortunio muscolare.

Una furia sulla sinistra Di Mariano, prodotto del settore giovanile del Lecce, l’unico a creare grattacapi alla difesa del Lecce: suo il tiro più pericoloso dei veneti sul finire del primo tempo. Ma Gabriel c’è e salva il risultato con un bell’intervento. Peccato però che il solito errore in pieno recupero regala il pareggio ai padron di casa. Su angolo la sfera impatta su Lucioni e beffa il numero uno giallorosso.

Clamoroso al 48° il salvataggio di Gabriel che compie un miracolo su Bocalon a due metri dal gol. Nell’occasione altra disattenzione di Lucioni. Ma il Lecce c’è. E sul ribaltamento di fronte si pota nuovamente avanti. Mayer pennella un cross al bacio per Coda che di testa non perdona. Al 54° i giallorossi si divorano la terza rete. Coda tutto solo invece di puntare il portiere cincischia con la palla e poi la serve a Pettinari che angola troppo il tiro che si perde a lato. Il Lecce capisce che è il momento buono per affondare il colpo ma non riesce a graffiare. Passano tre minuti e sono i neroverdi ad andare ancora a segno. La difesa del Lecce dorme. Ne approfitta Maleh che al volo fa partire un bolide che si insacca alla destra di Gabriel. Tutto da rifare.

Al 61° un tiro cross di Coda impensierisce Pomini che si rifugia in angolo. Al 65° il capocannoniere della B ha un’altra chance ma si fa sfilare la palla al momento del tiro. Il Lecce vuole provare a riportarsi in vantaggio ma spesso sbaglia l’ultimo assist. Ma al 70° Pisacane viene messo giù in area. E’ rigore. Coda non perdona. Gol numero 18. Lecce ancora avanti. Henderson arriva a pochi centimetri dal quarto gol.

All’80° Pablito Rodriguez prende il posto di Coda. Sette minuti più tardi è Hijulmand a salvare la porta di Gabriel con una scivolata. Negli ultimi minuti la gara rischia di trasformarsi in un assalto a Fort Apach. Corini getta nella mischia il gigante albanese Dermaku, abile nelle palle alte. Il Lecce soffre e fa fatica a ripartire ma alla fine trionfa meritatamente e porta via tre punti pesantissimi.  La strada verso il Paradiso ora non fa più paura.