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Lecce ti basta un tempo. Balzo in classifica e onorato il compleanno

Può festeggiare alla grande il Lecce di Corini a cui basta un tempo per sommergere di gol il Chievo e portarsi ad un solo punto dalla promozione diretta in A (anche se manca ancora il match della Salernitana per avere un quadro perfetto della giornata nelle parti alte della classifica). La squadra giallorossa ha dimostrato questo pomeriggio di essere una compagine che ha bisogno sempre di esprimersi su ritmi alti, perché quando ha provato a giocare con il tempo, ha palesato difficoltà che solo per un rigore sbagliato dagli ospiti non hanno causato un’ennesima rimonta.

Un pizzico di buona sorte, dunque, e un primo tempo sontuoso, con Maggio e Coda sugli scudi, ha permesso ai giallorossi onorare i 113 anni di storia di calcio leccese che ricorre lunedì prossimo, 15 marzo. Infatti per l’occasione i ragazzi di Corini hanno indossato un completo speciale (maglietta rossa con bordi gialli e pantaloncini blu) che ha ricordato in modo perfetto la tenuta indossata dal Lecce in B nel biennio 1978-1980.

Contro la squadra con cui ha giocato tanti anni e di cui è stato anche allenatore, Corini ripropone l’undici di partenza del turno precedente che ha messo in ginocchio la Reggiana. E l’inizio del Lecce segue la falsa riga del match in Emilia visto che al nono è già in vantaggio. Ottima combinazione sulla destra tra Pettinari e Henderson con lo scozzese che serve di tacco l’accorrente Maggio. L’esterno destro, appena dentro l’area, scaglia di sinistro (non il suo piede) un fendente terra-aria che buca Semper.

La reazione dei clivensi non si fa attendere con la squadra di Aglietti che prende il possesso del centrocampo e con i giallorossi che arretrano in modo preoccupante. Al 22’ giungono i frutti della spinta offensiva ospite con il corner di Di Gaudio che trova impreparata la difesa giallorossa e il colpo di testa di Obi porta il punteggio in parità.

Il Lecce si risveglia subito dal torpore in cui era caduto dopo il primo vantaggio e dopo pochi minuti si riporta in vantaggio. Il merito è del suo bomber Coda che, con la maglia che fu di Magistrelli, prima vede respinta in angolo una sua conclusione a colpo sicuro. Trenta secondi più tardi, invece, si ritrova solo in area sulla battuta del corner e fulmina Semper con un destro potentissimo.

La partita è bella con rapidi capovolgimenti di campo e il Lecce con questi ritmi va a nozze. Al 37’ è Hjulmand a recuperare palla sulla propria trequarti e a ripartire verso l’area avversaria. Giunto a venticinque metri dalla porta, il danese serve sulla sinistra Coda che sferra un diagonale potentissimo che mette il sigillo del 3 a 1 al match.

Il Lecce è bello da vedere e il poker di marcature arriva a tre giri di lancette dalla fine della frazione. Finalmente si sblocca Pettinari che conclude di testa una splendida azione corale che vede Maggio arrivare sul fondo e mettere al centro una palla che l’ex attaccante del Trapani tramuta in rete.

Ad inizio ripresa, Corini mette in campo i due macedoni Zuta e Nikolov per dare respiro a Majer e Gallo in vista del match di martedì a Venezia, ma la partita ancora non è in archivio poiché il Chievo segna subito. E’ solo il 7’ della ripresa quando la squadra veneta trova il gol con una punizione dal limite di Mogos che buca le mani a Gabriel con un tiro sul palo del portiere.

Il Chievo al quarto d’ora avrebbe anche l’opportunità di riavvicinarsi nel punteggio per un rigore concesso da un puntiglioso Aureliano, maLeverbe calcia in curva dal dischetto. Qualche minuto dopo una incomprensione tra Henderson e Meccariello porta i clivensi ad usufruire di un nuovo regalo del Lecce, davvero molto distratto in questa prima parte di ripresa.

Con il passare dei minuti la squadra giallorossa prende le misure e i pericoli per la porta di Gabriel sono quasi nulli. In fase offensiva da una combinazione tra i neo entrati Mancosu-Yalcin il Lecce avrebbe potuto rendere ancora più rotondo il punteggio, ma alla fine l’importante è aver ottenuto i tre punti. I salentini con questa vittoria bissano il successo di Reggio Emilia, tornano ad essere una macchina da gol e possono guardare con maggior certezze alle prossime due partite che saranno entrambe in trasferta e sui campi ostici di Venezia e Frosinone.

Photogallery a cura di Andrea Stella