Rischio caporalato: “Rassicurazioni su salute e accoglienza”
LECCE – Si è riunito ieri pomeriggio, in web conference, il tavolo provinciale permanente in materia di lavoro stagionale in agricoltura nel territorio di Nardò e Comuni vicini. Assieme al viceprefetto vicario Guido Aprea sedevano i rappresentanti istituzionali (Comune di Nardò, Regione, Provincia, Centri per l’impiego, Asl, Ispettorato del lavoro), datoriali e delle organizzazioni sindacali in modo da organizzare al meglio e nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza la stagione di raccolta ortofrutticola e scongiurare il fenomeno del caporalato.
Per la Cgil erano presenti Valentina Fragassi e Monica Accogli, segretari generali provinciali di Cgil e Flai Cgil. “Siamo state tranquillizzate dalla Regione sull’apertura del villaggio di accoglienza a Boncuri. Entro 10 giorni saranno installati gli alloggi e sarà anche definito il soggetto istituzionale che gestirà il villaggio”, spiegano le sindacaliste. Probabilmente l’onere della gestione andrà in capo alla Protezione Civile, ma si avrà contezza di ciò all’inizio della prossima settimana. La Asl, da parte sua, ha predisposto un accurato piano di sicurezza sanitaria per prevenire il contagio da Covid-19: pre-triage all’ingresso del campo, formazione e valutazione dei lavoratori, presidio medico-sanitario all’interno di Boncuri. Ogni lavoratore ospite del campo sarà sottoposto a test sierologici.
“Dal punto di vista logistico e della salute e sicurezza dei lavoratori, molto è stato già fatto”, dicono Fragassi e Accogli. “Abbiamo ricevuto risposte anche in merito al trasporto: la Regione si è infatti impegnata a pubblicare in tempi brevi un bando con manifestazione di interesse per il noleggio di biciclette con kit di sicurezza e minivan per il trasporto nei campi di raccolta. Purtroppo è mancato un ragionamento complessivo sul mercato del lavoro, anche per l’assenza dell’Inps al tavolo. Il tema va ripreso al più presto con un’urgente riunione del nodo della Rete del lavoro agricolo di qualità”. Il viceprefetto Aprea ha preso l’impegno di convocare parti datoriali, sindacali e Inps subito dopo il 2 giugno: “Mai come in questa annata, caratterizzata dalla convivenza con il Coronavirus, è importante dare gambe alla Rete, uno strumento previsto dalla legge 199 del 2016 contro il caporalato per monitorare al meglio la domanda e l’offerta di lavoro”, concludono le sindacaliste.