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Facevano la spesa con falsi buoni del Comune: denunciati in tre  

LECCE – Andavano a fare la spesa con buoni contraffatti. Tre persone sono state denunciate  piede libero dalla Polizia di Stato che da tempo stava indagando su una vera e propria truffa perpetrata ai danni di alcuni discount e supermercati dove sono stati consegnati numerosi ticket falsificati. A far scattare l’allarme è stato il personale dei servizi si sicurezza interni dell’Eurospin che si sono accorti di alcune anomalie nei blocchetti di buoni spesa da dieci euro emessi per l’emergenza Covid dal Comune di Lecce e consegnati ai cittadini meno abbienti. A quel punto si è proceduto al confronto con i ticket emessi per l’emergenza Covid dal Comune di Lecce e, una volta verificato che si trattava di uan falsificazione vera e propria, è scattata l’operazione da parte degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce. Il resto è cronaca. Nella giornata di ieri in seguito alla segnalazione del responsabile del settore Welfare del Comune di Lecce e alla denuncia dei gestori di alcuni esercizi commerciali di questo capoluogo – in particolare dai negozi Eurospin – i poliziotti sono riusciti a identificare tre uomini: S.A., un pregiudicato leccese di 41 anni, G.B.,  pregiudicato leccese di 48 anni e C.R. pregiudicato di 45 anni residente a Matino.

Il primo caso è stato scoperto all’interno del negozio Eurospin di via Moricino, alle spalle dell’Hotel Cristal, a due passi da piazza Palio: una persona è stata avvicinata da un addetto della security interna: alla richiesta di documenti l’uomo ha detto di averlo dimenticato in auto facendo perdere le proprie tracce. I controlli sono stati immediati facendo emergere in maniera chiara il raggiro. I buoni spesa sono stati poi smerciati anche in supermercati e discount di altre catene alimentari.

A carico dei tre uomini denunciati – d’intesa con l’autorità giudiziaria – sono state avviate immediatamente delle perquisizioni domiciliari che hanno consentito di recuperare diverse decine di buoni spesa falsi del valore di alcune migliaia di euro. Inoltre, nel deposito di proprietà di G.B. sono stati rinvenuti moltissimi blocchetti che l’uomo ha tentato di bruciare. Nel corso della stessa perquisizione sono stati sequestrati alcuni documenti denunciati come smarriti e adoperati per l’utilizzo dei buoni spesa. I tre uomini sono stati indagati per i reati di ricettazione, truffa, falsificazione e spendita di moneta falsa, sostituzione di persona, tutti reati continuati. C.R. e G.B. anche in concorso tra loro, nonché quest’ultimo per detenzione di munizionamento di arma comune da sparo, essendo stato trovato in possesso di 5 proiettili calibro 6.35. Sono ora in corso indagini da parte delgi agenti della Questura di Lecce nel tentativo di scoprire  altri episodi simili.

Un “sentito apprezzamento” al Questore di Lecce. Andrea Valentino e a tutti gli agenti che hanno portato a termine celermente l’operazione” è stato espresso dal sindaco Carlo Salvemini, dall’assessore al Welfare Silvia Miglietta e dell’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio. Quanto avvenuto – hanno detto in coro “è un atto ancor più deprecabile se si pensa che i buoni spesa, distribuiti dal Comune di Lecce a circa tremila famiglie leccesi in condizione di profonda vulnerabilità, rappresentano un aiuto concreto e indispensabile in questo momento di emergenza sanitaria e sociale. Anche al fine di evitare situazioni di questo genere che danneggiano tutti, in particolare le attività commerciali convenzionate, per la prossima tranche – che avvieremo a giorni – i buoni spesa diventeranno digitali, l’importo sarà cioè caricato direttamente sulla tessera sanitaria di ogni beneficiario e ogni possibile truffa sarà così prevenuta”.

Anche gli esponenti del centrodestra di Palazzo Carafa (Saverio Congedo, Adriana Poli Bortone, Luciano Battista, Roberto Giordano Anguilla, Gianmaria Greco, Rino Martini, Giorgio Pala, Andrea Pasquino, Gianpaolo Scorrano, Oronzino Tramacere) si congratulano con il vicequestore Albini e gli agenti della Questura di Lecce “per aver concluso un’indagine lampo che ha permesso di smascherare i responsabili di un giro di buoni spesa falsi. Un’attività deplorevole mirata a speculare sulla grave crisi sociale ed economica dovuta all’emergenza coronavirus. Un ringraziamento anche ai commercianti che con la loro collaborazione hanno permesso alle forze dell’ordine di mettere fine a questo vero e proprio sciacallaggio”. “Questa indagine, peraltro – si legge ancora in una nota – conferma come la denuncia lanciata dal Vicepresidente del Consiglio comunale Andrea Guido sulla circolazione anomala di buoni spesa in città non solo fosse seria e attendibile, ma meritasse un doveroso approfondimento da parte dell’Amministrazione comunale. Il sindaco e la giunta, invece, hanno preso la palla al balzo per querelare Andrea Guido, evidentemente interpretando come reato di lesa maestà quello che era un grido di allarme rivelatosi alla prova dei fatti assolutamente fondato. Per il governo cittadino l’ennesima occasione sprecata per dimostrare attenzione verso l’azione dell’opposizione, per l’amico Andrea una conferma della bontà del suo operato”.