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Paz, il cuore diviso tra due continenti. «Tifosi leccesi come gli argentini»

 

E’ l’ultimo arrivato nel gruppo di Liverani, ma si è sentito subito a casa nella sua nuova realtà salentina. Nehuén Paz è giunto in maglia giallorossa nell’ultima giornata di calciomercato per dare maggiore solidità alla retroguardia. Le sue presenze sono state poche, ma si è trovato a vivere il momento migliore del Lecce in campionato, quando sono state tre le vittorie consecutive dei giallorossi.
Adesso che il campionato è fermo per il pericolo di contagio del Coronavirus, Paz ha il cuore diviso in due tra Lecce, dove vive adesso con il padre (bloccato in città dal lockdown), e Argentina, dove risiede la sua famiglia e la sua ragazza.
«Mi manca molto la mia ragazza, come del resto sento la mancanza di tutti i miei parenti. Ci sentiamo spesso in videochiamata, anche durante questa Pasqua, e sono felice che lì la situazione vada un po’ meglio in quanto sono state prese per tempo le misure preventive.»
Paz ha sangue italiano e lo racconta ai canali ufficiali dell’US Lecce che ha diffuso la videointervista. «Mia nonna paterna si chiama Aurora ed è siciliana. Mi ha raccontato da piccolo tanto sulle sue origini, però questo non è stato il motivo per cui ho scelto l’Italia per proseguire la mia carriera di professionista. La scelta di andare a Bologna è stata dovuta al fatto che la squadra emiliana mi ha voluto fortemente. La Serie A è un ottimo campionato per affermarsi oltre al fatto che mi piaceva sin da piccolo.»
Il difensore centrale, che si ispira a Diego Lugano, ha iniziato a giocare in una piccola squadra, l’Old Boys, la stessa con la quale Barbas, leggenda del Lecce, ha smesso di calcare i campi di calcio. «So che Lecce ha avuto nella sua storia due grandi campioni argentini. Purtroppo non ho mai visto giocare Barbas e Pasculli, ma mio padre me ne ha parlato benissimo. Sarei onorato se in futuro potessi parlare con loro per capire quanto abbiano inciso nella storia di questo club.»
Il suo rapporto con la città di Lecce è stato subito ottimo e Paz lo manifesta a chiare lettere. «Mi avevano parlato molto bene di Lecce, io mi sono trovato subito a mio agio e sono orgoglioso di indossare la maglia giallorossa. Già nel primo match contro il Torino ho capito che i tifosi leccesi sono come quelli argentini per calore e trasporto verso la propria squadra del cuore.»
Nell’attesa di poter riprendere gli allenamenti con i propri compagni di squadra, Paz prova a non farsi trovare impreparato. «Mi manca molto l’allenamento con i compagni e l’uso del pallone. Pur essendo arrivato ultimo, lo spogliatoio mi ha accolto benissimo, facendomi sentire subito parte del gruppo. Adesso mi alleno molto in garage e ogni giorno faccio esercizi per mantenere in buono stato la muscolatura. Mangio in modo adeguato affinché possa evitare di prendere peso e seguo i consigli del nutrizionista della squadra.»
In ultimo Paz ha un messaggio per i tifosi. «Darò il massimo per giungere alla salvezza e con le mie caratteristiche posso essere d’aiuto alla squadra. Adesso dobbiamo tutti restare a casa, ma presto ci vedremo al Via del Mare per tagliare questo traguardo che tutti desideriamo ardentemente.»