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Le scuse di Padalino, lo scudo della società

Tutta colpa di Coletti. “Sono stato bloccato da Coletti per un saluto; da uomo di sport ho ricambiato e poi mi sono rivolto verso i tifosi. Il mio stato d’animo dopo la gara ovviamente non era dei migliori”. Così parlò Pasquale Padalino, il tecnico del Lecce finito sotto processo dai tifosi giallorossi per aver abbracciato alcuni calciatori del Foggia e l’allenatore Stroppa al termine della gara persa malamente dal Lecce allo Zaccheria. Settantadue ore sono arrivate le scuse. E ancora: “Non può bastare una partita persa e qualche foto per mettere in discussione il mio rapporto con la città e con questo territorio: sono venticinque anni che vengo in vacanza nel Salento”. Mister Padalino ha provato in tutti i modi a spiegare e a spiegarsi. Per difendersi e farsi perdonare dai tifosi, confortato dalla società e dai suoi dirigenti. Un equivoco, solo un equivoco, ha continuato a ripetere il direttore sportivo Mauro Meluso, l’uomo che ha portato il tecnico foggiano sulla panchina del Lecce. Ma se è vero – come ha sottolineato il presidente onorario Saverio Sticchi Damiani – che “la squadra è con il mister”, le polemiche tra i tifosi non accennano a placarsi. Staremo a avedere cosa accadrà domenica al Via del Mare quando sarà di scena il Fondi.

Antonio Greco

foto gallery Andrea Stella