“Serve una destra vera, identitaria, sociale”
“Ormai il quadro è chiaro. All’accordo 5S-Pd mancava un quid che in casi di probabili elezioni sarebbe necessario per consentire una maggioranza stabile. Ed ecco che il soccorso rosso impegna un intellettuale nella costruzione di un partito del Sud dove i 5S hanno perso grandemente di credibilità politica. Quel Sud che non è stato considerato e rappresentato non solo dalla destra e dalla sinistra, ma neanche dal governo gialloverde e da quei 5s che hanno dato solo una definizione ad un Ministero e non certo un progetto. Oggi il tema del consenso del Sud è cruciale. Personalmente trovo tutta l’amarezza di chi ha voluto ostacolare un progetto quello di Io Sud, nato nel 2009 con la lungimirante intuizione di dar vita ad un contenitore politico che in assenza di An potesse riprendere le battaglie meridionaliste di Almirante per il Mezzogiorno quale questione nazionale. Uno spazio politico oggi vuoto che il centrodestra non ha voluto colmare e per il quale e oggi la sinistra cinque stellata offre l’interpretazione ad un intellettuale di prestigio come Pino Aprile. Vogliamo essere ancora miopi? Vogliamo spostare solo pedine all’interno di un centrodestra sfilacciato, sfibrato e privo di una coerente visione politica che parta dal conseguimento di una reale coesione nazionale? Il centrodestra metta da parte l’arrogante certezza di una vittoria elettorale che non può venire dalla sommatoria aritmetica di quel che oggi c’è o potrebbe esserci di Fi, Lega e Fdi. C’è bisogno della presenza di una destra vera, identitaria, sociale, di una fiamma tricolore e di un partito del Sud che non sia una esercitazione retorica, ma espressione di interessi reali di una parte importante della nazione che ha ancora tante capacità e potenzialità inespresse”.