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Lima lancia la sfida alla guida della Deghi

LECCE – Un sorriso grande per manifestare gioia, lo sguardo fisso verso un futuro che significa nuova vita. Francisco Lima si presenta così alla stampa nelle vesti di nuovo allenatore della Deghi Calcio. 

All’Hotel Hilton di Lecce, l’ex centrocampista, beniamino della tifoseria giallorossa, è pronto ad iniziare questa esperienza alla guida della squadra neopromossa in Eccellenza.
“Ringrazio Dio, perché Lui è la cosa più importante nella nostra vita”. Queste, le prime parole del brasiliano, ex di Roma e Lecce, che spiega il motivo della sua scelta: “In questa categoria, nessuna squadra è organizzata come il Deghi”.
Proprio l’ottimo assetto societario è una componente fondamentaleper i dirigenti del club. A partire dalla prossima stagione infatti, la prima squadra giocherà le partite casalinghe nell’impianto sportivo di San Pietro in Lama, di proprietà comunale, ma passato alla gestione della Deghi, con un accordo siglato fino al 2037. Come spiega il neo presidente, Alfredo Matranga: “Bisogna partire dagli impianti e lo stadio è un piccolo gioiello”. I lavori di ristrutturazione hanno riguardato il rifacimento degli spogliatoi e, soprattutto, del terreno di gioco, al quale è stata dedicata particolare attenzione, trasformandolo da una superficie in terra battuta a una in erba naturale.
Le novità in casa Deghi sono tante: oltre al nuovo allenatore ed allo staff tecnico, che vedrà anche la figura di un mental coach, il patron Alberto Paglialunga ha evidenziato come il club non sia attivo solo dal punto di vista sportivo, ma anche nel sociale, all’interno delle scuole: “In questo calcio, dove di dilettantismo c’è ben poco, noi preferiamo lavorare con i giovani. Da quest’anno, – continua Paglialunga – abbiamo deciso di affidare il settore comunicazione a dodici ragazzi dell’Istituto Costa (di Lecce ndr), che avranno il compito di gestire l’area dedicata ai social”. Il patron del club salentino ammette che le favorite per la vittoria del campionato sono le compagini baresi e tarantine “soprattutto per una questione di budget”, ma al tempo stesso guarda il lato aziendale: “Dobbiamo essere primi per dirigenza, poi dovremmo vincere il campionato dello staff ed infine quello dei calciatori”.
Dimessosi dalla carica di Presidente esecutivo del club, Paglialunga intende continuare a nutrirsi dei sani principi che caratterizzano lo sport del calcio, respingendo al mittente possibili rivalità faziose tra compagini leccesi e baresi: “Se devo chiamare l’Esercito ogni volta che ci si incontra, non parliamo più di calcio. Il nostro Paese è distante anni luce dalle altre culture. Per questo, occorre cambiare mentalità”.
I dirigenti e l’allenatore sembrano aver stretto un connubio che è racchiuso all’interno della parola famiglia, come rimarca lo stesso Lima: “Per vincere dobbiamo soffrire, ma questo è possibile solo se riusciamo ad essere una grande famiglia tecnica”.
Il brasiliano, figlio di ben altra epoca calcistica, è pronto a dare il suo massimo, ad una condizione: “Nella vita si vince solo con umiltà e rispetto ed io mi diverto solo se il mestiere che svolgo è onesto”. Parole decise di chi sa che la vita da calciatore è più semplice, mentre il ruolo da allenatore richiede una gestione di energie psico-fisiche non indifferenti.
Il campionato della Deghi in Eccellenza partirà a settembre. Lima e l’interasocietà non vedono l’ora di cominciare.