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Liverani, la certezza del Lecce per continuare a sognare

È già trascorsa una settimana dalla favolosa impresa compiuta dal Lecce, ma ancora riecheggiano nelle strade le grida di gioia per un risultato che nessuno si aspettava. Ad inizio stagione la dirigenza giallorossa aveva stilato un programma di tre anni per raggiungere la massima serie. Ed invece si sono bruciate le tappe e quello che sembrava un sogno solo 18 mesi prima, quando è stato presentato Fabio Liverani, adesso è realtà.

Tanti tasselli si sono dovuti incrociare affinché il Lecce ritornasse dopo sette anni in serie A. In primis la scelta, coraggiosa, di Robertino Rizzo nel decidere di lasciare dopo la sconfitta di Catania. Il tecnico aveva capito che la pressione della piazza non lo avrebbe fatto lavorare con serenità e la decisione di rimettere il mandato nelle mani della dirigenza già a metà settembre ha innescato una reazione a catena terminata con questa doppia promozione. In secondo luogo è stata fondamentale la bravura e la pazienza della dirigenza leccese, con a capo il presidente Sticchi Damiani, di aver analizzato bene i possibili sostituti. La scelta di Fabio Liverani è stata oculata, sebbene accolta con un certo scetticismo dalla piazza. La voglia di far bene, trasmessa da Liverani a Sticchi Damiani nel loro primo incontro romano, ha dato il via ai numerosi successi che da lì in poi hanno accompagnato il sodalizio giallorosso. Oltre a questi due fattori, non bisogna sottovalutare quello che è accaduto dodici mesi fa, dopo il ritorno in B. La decisione di lasciare da parte qualsiasi tipo di sentimentalismo e la conseguente rivoluzione della rosa ha permesso che il Lecce salisse di qualità e divenisse la rivelazione del campionato. Mauro Meluso ha fatto un lavoro degno del miglior sarto perché ha saputo accontentare il suo primo cliente, cioè Fabio Liverani, offrendogli giocatori che rispecchiassero la sua idea di calcio, e ha soddisfatto anche la società visto che la campagna acquisti è stata sì importante, ma non troppo dispendiosa in termini economici (basti vedere i colpi Petriccione e Venuti, il primo arrivato a parametro zero e il secondo in prestito nell’ultimo giorno di mercato estivo). E qui torniamo a Fabio Liverani. Il mister ha saputo dare una seconda chance a giocatori che venivano da periodi non particolarmente facili come Calderoni o La Mantia, che erano entrambi retrocessi l’anno prima, come Petriccione, che a Bari aveva giocato a singhiozzo soprattutto nell’ultimo periodo, o come Lucioni e Meccariello che per differenti motivi avevano visto per nulla il campo nella stagione precedente.
Quindi proprio da Fabio Liverani che adesso deve ripartire la programmazione giallorossa. Avergli prolungato il contratto prima della fine del torneo è stato un segno di massima fiducia verso un allenatore che entrerà sempre più nelle scelte della società. D’altra parte, se si vuole cercare di conservare la categoria e di ritornare ad essere quel club che orbitava sempre tra A e B, bisogna oggi affidarsi sempre più ad allenatori che sappiano valorizzare il materiale umano che hanno a disposizione. In un mercato sempre più difficile per le squadre piccole solo con il gioco si può sperare di rimanere in serie A. Il Lecce deve prendere ad esempio la Spal che con Semplici è riuscita a stabilizzarsi nell’olimpo del calcio italiano offrendo un calcio piacevole e creando un mix tra giocatori di categoria e altri che vengono dalla B. Con acquisti mirati nei reparti nevralgici si potrà sperare di competere con le altre squadre che lotteranno per non retrocedere. Abbiamo visto quest’anno in B come dei club con rose molto più forti sulla carta del Lecce abbiano conseguito un risultato peggiore proprio perché disponevano di un impianto di gioco meno ficcante di quello dei giallorossi. Mentre lo scorso anno Liverani ha dovuto fare di necessità virtù con una squadra non costruita per lui, quest’anno con giocatori di qualità ha fatto vedere il miglior calcio della categoria. Si spera, quindi, che salendo di livello tale gioco non potrà che migliorare in modo da riscrivere nuove pagine di storia di questo club in serie A.