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Theatrum Mundi, un viaggio in Europa tra performance artistiche

Da giovedì 2 a martedì 7 marzo con un fitto calendario di incontri, laboratori e la seconda “prova” di uno spettacolo inedito, prosegue ad Amsterdam il progetto internazionale Theatrum Mundi. Si tratta di Un viaggio attraverso le performing arts d’Europa a cura della compagnia salentina Astràgali Teatro.
Theatrum Mundi è un progetto internazionale, un percorso di attività teatrali e di ricerca sui mutamenti delle tradizioni teatrali e sulle specificità di questi cambiamenti all’interno dell’attuale contesto socio-culturale. Il progetto – unico finanziato nel Sud Italia nell’ambito di Creative Europe, programma dell’Unione Europea per i settori culturali – andrà avanti sino a settembre con ulteriori masterclass, incontri, eventi, attività di ricerca, promozione e formazione del pubblico per studiare il rapporto tra le tradizioni teatrali e la loro ridefinizione nell’ambito dei nuovi contesti contemporanei e si concluderà con la messa in scena del nuovo spettacolo inedito della compagnia diretto dal regista Fabio Tolledi. Theatrum Mundi è realizzato in partnership con l’Università Iuav di Venezia, la National and Kapodistrian University di Atene, il Theatro tsi Zakynthos di Zante, la Fondazione olandese DW-RS, l’associazione francese “Maison d’Europe et d’Orient”, il Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco e il network Xenia.
In particolare, domenica 5 marzo gli attori e le attrici Raphael Rodan (Olanda/Israele), Onur Uysal (Turchia), Peter Gaidarov (Bulgaria), Clara Schwartzenberg e Laura Lutard (Francia), Lenia Gadaleta, Simonetta Rotundo e Roberta Quarta (Italia), nell’ambito del Festival First Contact, metteranno in scena La prova – The repetition che, dopo l’esordio nella prima residenza di gennaio a Lecce, continua a crescere e a strutturarsi fino ad arrivare alla sua forma definitiva a settembre nel Salento in occasione della tappa conclusiva del progetto. Una compagnia di girovaghi cerca di metter in scena una Commedia Classica: Anfitrione di Plauto. Ma niente funziona. Il teatro non si trova. Gli attori non arrivano. È un varietà del secolo scorso. Una commedia degli equivoci di due secoli fa. O è una vicenda di più di duemila anni fa. In ogni caso la domanda è sempre identica: qual è la verità? Che cosa è falso? I generi si confondono: commedia o spy story? Dramma sentimentale o musical? Farsa o tragedia? melodramma o storytelling? Teatranti di provincia inadeguati per un pubblico così colto e internazionale come quello salentino. Chi ama Alcmena? Chi crede, ancora, al teatro?
Dopo le prove e i workshop delle prime tre giornate, sabato 4 alle 18 al teatro “Podium Mozaiek” ci sarà un incontro sul teatro classico greco e sullo storytelling nel teatro contemporaneo con Theodore Grammatas (docente della National and Kapodistrian University di Atene) e Arjen Barel (tra i fondatori della scuola internazionale di storytelling e pace che dall’Olanda si muove in Israele, Palestina, Marocco e in altri paesi). Lunedì 6 al Mezrab Cafè un incontro con l’attore Raphael Rodan, Dominique Dolmieu (regista del Théatre de Syldavie e direttore della Maison d’Europe et d’Orient, Francia) e Fabio Tolledi che il giorno dopo, martedì 7, terrà una masterclass. Tutto il progetto sarà seguito attraverso una piattaforma progettata e realizzata da MultiMedia Lab-MeLa dell’Università Iuav di Venezia (theatrumundi.eu), un blog con il racconto degli artisti (theatrummundi.altervista.org) e confluirà in un video documentario.