Lecce, nuova invasione di scarafaggi in centro
LECCE – “Il flagello ritorna nelle città, con il caldo, e senza guardare in faccia il colore delle amministrazioni. Sembra che nulla possa fermare l’invasione degli scarafaggi che puntuale si ripresenta ogni anno nei nostri comuni, quando in realtà una corretta programmazione delle opere di disinfestazione può abbattere letteralmente il proliferare di questi odiosi insetti, portatori di malattie e, purtroppo, anche sinonimo di scarsa pulizia ed igiene urbana. – dichiara Giovanni d’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – Sono anni che continuiamo a denunciare le carenze relative ad una delle questioni irrisolte che si sono riproposte anche quest’anno, con il governo cittadino che ha raggiunto quella stabilità auspicata dalla cittadinanza leccese e con le aspettative da parte di tutti che ci arrivano a far sperare che anche la disinfestazione urbana possa cancellare, almeno quest’anno, l’emergenza “scarafaggi” che con l’ultima ondata di caldo estivo è riesplosa ritornando ad essere la piaga per l’intero centro urbano che, aimè, è nota ad ogni cittadino residente nell’urbe.”
“Proprio in data di ieri, – continua – lo spettacolo cui hanno potuto assistere alcuni cittadini, che ce lo hanno prontamente segnalato, è stato quello di decine di blatte che “passeggiavano” indisturbate, indipendentemente dall’orario, sera o mattina non fa differenza, nelle vicinanze di piazza Mazzini: che sia via Salvatore Grande, Piazza Ariosto o via Oberdan (queste sono solo alcune delle segnalazioni pervenuteci) il centro è letteralmente “sotto assedio”. Così come tutto il Centro Storico.”
“La colpa – conclude Giovanni D’Agata – è da ricercare, ancora una volta, in una non corretta e puntuale programmazione della deblattizzazione che andrebbe pianificata in tempi utili e prima del periodo clou di schiusa delle uova di questi temibili insetti. È, quindi, quantomai urgente, agire con le necessarie disinfestazioni prima che la presenza “pacifica” e usuale per il periodo, si tramuti in una vera e propria emergenza sanitaria”.