Un Lecce rinunciatario in attacco perde di misura a Bologna che segna il gol della vittoria con Orsolini a cinque minuti dal 90’. I giallorossi hanno giocato tutta la partita in difesa non riuscendo mai a tenere il possesso del pallone e praticamente consegnandosi agli attacchi avversari. Così i felsinei hanno giocato sempre in attacco, riuscendo a passare nei minuti finali, ma collezionando diverse occasioni da reti al punto da meritare una vittoria che in casa mancava dalla scorsa stagione.
Gotti sembra sorprendere tutti alla lettura delle formazioni, inserendo Pierotti nell’undici titolare e rinunciando contemporaneamente a Pierret e Coulibaly. Si pensa che il Lecce possa giocare con un 4-4-2 ed invece i giallorossi si schierano con un 4-5-1 dove Krstovic non riesce mai a far salire la squadra e Pierotti fa più copertura rispetto ad un ruolo di punta esterna. Ruolo nuovo anche per Dorgu che gioca da mezz’ala, perdendo così corsa e imprevedibilità.
In pratica il Lecce nel primo tempo non si rende mai pericoloso, mentre il Bologna riesce a prendere le misure dei giallorossi solo nei minuti finali della frazione quando Falcone viene impegnato due volte. La prima su di una sfortunata deviazione di Ramadani che il portiere riesce a respingere, venendo poi graziato da Freuler. La seconda su di un colpo di testa di Castro che chiude il tempo.
Nella ripresa il Lecce prova qualche volta ad affacciarsi nella metà campo avversaria, mancando sempre di lucidità oltre che di una fantasia che questa squadra non ha proprio in campo, anche perché Banda sulla sinistra non incide per nulla e Krstovic è troppo isolato per creare pericoli alla difesa avversaria.
Il Bologna attacca sovente sul fronte destro della difesa leccese con Gotti che inserisce Pelmard per un acciaccato Guilbert. Il tecnico veneto prova a dare più forza al centrocampo, inserendo Coulibaly per Banda e poi Pierret per Ramadani. Quest’ultima mossa abbassa ancora di più il baricentro con il Lecce che nell’ultimo quarto d’ora è costretto nella propria trequarti. Alla fine su di una giocata dalla sinistra arriva l’inzuccata di Orsolini che brucia Gallo e deposita alle spalle di un Falcone che nel secondo tempo era rimasto comunque inoperoso.
Nei minuti finali Gotti inserisce Sansone e Rebic ma è ormai troppo tardi e il Lecce può solo rammaricarsi per aver buttato un’altra partita in questo inizio di torneo. Il Bologna non è sembrato la corazzata vista lo scorso anno con Motta in panchina e la squadra giallorossa non ha fatto nulla per togliere certezze ai rossoblù. Buona prova di Gaspar dietro come quella di Rafia a centrocampo mentre ancora una volta è rimandato tutto il reparto offensivo. Con questo livello di pericolosità in attacco il Lecce potrà davvero far ben poca strada in questo campionato.