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Ingenuità Ramadani. Una punizione condanna il Lecce a Udine

Un Lecce troppo rinunciatario perde contro l’Udinese per 1 a 0 nel primo anticipo del sabato di campionato. Decide la punizione di Zemura ad un quarto d’ora dalla fine, nata da una palla persa di Ramadani al limite dell’area di rigore giallorossa con il mediano albanese che poi commette l’ingenuo fallo che porta al gol. Nella squadra di Gotti, buona prova di tutto il quartetto difensivo, Falcone compreso. Il portiere giallorosso nello specifico salva dopo appena due minuti su incursione di Kabasele e poi è fortunato in chiusura di tempo quando viene salvato due volte dai legni della sua porta.

Nel primo tempo il Lecce offre un buon pressing e non delude nella prima mezz’ora, ma risulta troppo rinunciataria la formazione messa in campo da Gotti. Il tecnico, infatti, per questo match contro la “sua” Udinese prova a dare consistenza al centrocampo con Coulibaly come “falso” trequartista e Rebic nel tridente con Dorgu e la punta Krstovic. L’attaccante montenegrino ha una buona palla nei primi dieci minuti, ma la spreca tirando troppo frettolosamente. Poi è solo contenimento, ad eccezione di una conclusione a lato del bravo Gallo, per i giallorossi che nella ripresa abbassano ancora di più il baricentro.

Nel secondo tempo, infatti, l’Udinese si presenta in campo con le due punte e il Lecce soffre da subito i numerosi cross dei friulani. Quando, però, la partita sembra correre verso i binari della parità, il fallo stupido di Ramadani ha permesso ai padroni di casa di sbloccare il punteggio, mentre i giallorossi non sono riusciti nell’ultimo spezzone di gara a creare grattacapi alla difesa avversaria.

Alla fine è solo delusione per i tanti tifosi che avevano seguito il Lecce in trasferta con la squadra di Gotti che dovrà ritrovare morale e idee tattiche durante la pausa per le Nazionali. Il Lecce oggi non ha creato quasi nulla in avanti e lo score in trasferta vede i giallorossi ancora a zero nella casella dei gol segnati. Un dato preoccupante.