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Lecce, grande personalità. Contro il Toro manca solo il gol

Personalità e pericolosità. Questi i due aggettivi per inquadrare pienamente la prestazione del Lecce a Torino contro i granata di Vanoli che ha portato in dote un punto dopo lo 0 a 0 finale. I giallorossi, però, avrebbero meritato di vincere andando vicini alla rete in almeno cinque occasioni grazie ad una partita ben studiata da Gotti che ha schierato Rebic e Berisha dal primo minuto, sorprendendo così tutti.

Ottima la prova dei due centrali con Gaspar che ha praticamente annullato Zapata, ma tutta la squadra ha girato bene, chiudendo gli spazi al gioco granata, girando la sfera spesso e ripartendo ogni qual volta ve ne era la possibilità. La ritrovata pericolosità offensiva si deve soprattutto alla bravura di Berisha nel fare da collante tra attacco e centrocampo e a quella di Rebic che partiva spesso largo, ma sapeva dialogare centralmente con Krstovic creando scompiglio nella difesa granata. Ed è proprio questa la chiave per cui il montenegrino ha trovato più libertà offensiva.

L’unico brivido per Falcone arriva all’alba del match quando Ricci riesce ad infilarsi in area, ma conclude alto. Da questo momento in poi è un monologo del Lecce per quanto concerne le occasioni da gol. Al 9’ Krstovic si libera molto bene del suo diretto avversario e il suo tiro fa la barba al palo. Dopo qualche tiro innocuo di Berisha dalla distanza, i giallorossi si rifanno pericolosi intorno alla mezz’ora. Cross di Rebic dalla trequarti e Morente di testa sbaglia mira. Poco dopo ci riprova Krstovic, ma il tiro, fotocopia di quello precedente, finisce a lato.

Nella ripresa lo spartito del match non cambia, anche se Gotti è costretto a sostituire all’intervallo un deludente Pierret (ammonito e che aveva rischiato il secondo giallo a fine primo tempo) con Coulibaly. Gallo avrebbe l’occasione di segnare, ma non si fida di tirare con il destro e sbaglia scelta. Le occasioni migliori per il Lecce arrivano tutte subito dopo il 20’ con l’ingresso di Pierotti per uno stremato Rebic e sono sempre a firma Krstovic. Il montenegrino impegna in due difficili interventi il portiere avversario Milinkovic-Savic, prima con un diagonale parato in angolo e poi in contropiede in uno contro uno dove l’estremo difensore è bravo a chiudere lo specchio.

Il Lecce non sembra mai andare in affanno negli ultimi venti minuti di gara e anzi a cinque dal termine Pierotti avrebbe l’occasione per segnare il meritato gol vittoria, ma sbaglia totalmente la conclusione dopo una accelerazione splendida. Alla fine Gotti può essere contento della crescita della sua squadra, anche se, viste le occasioni, non può non esserci rammarico per la vittoria mancata.