Vittoria di vitale importanza per il Lecce che ha la meglio sul Cagliari per 1 a 0 dopo una autentica battaglia nella quale i ragazzi di Gotti hanno dovuto giocare per tutto un tempo in dieci. La partita è stata condizionata infatti dall’espulsione di Dorgu negli ultimi minuti del primo tempo. Il danese compie sicuramente un intervento scomposto, ma contende il pallone e scivola finendo sulla caviglia di Prati. L’arbitro Fabbri è a due passi e dà subito il giallo. La revisione del Var si basa solo sul fermo immagine che rende l’intervento più volontario di quanto invece è stato.
Il Lecce così ha dovuto affrontare in dieci uomini tutto il secondo tempo, ma alla fine è riuscito a portare in porto i primi tre punti della stagione. Krstovic è l’uomo gol e va sicuramente premiato anche per la dedizione in fase di copertura che ha dimostrato nella seconda frazione di gioco. Sulla sua partita però pende l’errore clamoroso dei primi minuti quando da solo davanti al portiere ha sbagliato dribbling e ha concluso in ritardo il possibile vantaggio. Ottima anche la prova di Gallo, Gaspar (autore dell’assist per il gol) e Ramadani. Banda ha sicuramente fatto meglio rispetto alle precedenti uscite, ma ancora deve migliorare in fase conclusiva.
In questa sfida salvezza così importante dopo le sconfitte contro Atalanta e Inter, Gotti dà fiducia a Oudin alle spalle del montenegrino che come detto alla prima occasione avrebbe la facile possibilità di segnare. L’attaccante però, dopo aver approfittato di un retropassaggio sanguinoso di Mina, commette l’errore di andare contro Scuffet e poi dopo averlo superato a fatica trova il suo tiro ribattuto da Luperto. L’occasione innervosisce Krstovic e tutta la squadra ne risente. Da un errore di Baschirotto, Luvumbo avrebbe la palla del vantaggio ma scheggia la traversa.
Pian piano il Lecce si riprende e al 26’ passa. Oudin batte e riceve lo scambio da Ramadani. Cross sul secondo palo dove Gaspar offre di testa un assist d’oro per Krstovic che così si fa perdonare per quanto accaduto in apertura di match. E’ il momento migliore per il Lecce che, dopo uno spavento per un tiro rasoterra di Luvumbo, va vicino al raddoppio con Dorgu, Gaspar e Oudin su punizione.
Poi al tramonto del primo tempo arriva l’azione che avrebbe potuto cambiare il match. Dorgu contende a centrocampo la sfera a Prati e quasi scivolando allarga la gamba colpendo con il piede a martello la caviglia dell’avversario. Per Fabbri è subito ammonizione, ma il Var fa cambiare la scelta al direttore di gara.
Nella ripresa è una continua sofferenza con il Lecce che solo al quarto d’ora avrebbe la palla per il raddoppio, ma il tiro di Banda esce di poco fuori. Dall’altra parte Falcone si supera al 54’ e poi a cinque dalla fine dice di no con una parata eccezionale sul sempre veloce Luvumbo. Al 90’ il portiere giallorosso non potrebbe nulla sul tiro ravvicinato di Viola, ma è salvato dalla traversa. Dopo ben 7’ di recupero, il fiscale Fabbri decreta la fine di un match che resterà a lungo nella memoria dei tifosi giallorossi.
Da notare come oggi abbiano fatto l’esordio in maglia Lecce Guilbert sulla destra e poi nella ripresa Jean e Rebic, entrato proprio nel concitato recupero. Bene l’esterno difensivo, da rivedere il centrale che si è fatto superare in almeno una occasione che avrebbe potuto portare al pareggio sardo. Così non è stato e adesso Gotti può lavorare serenamente due settimane per far amalgamare i nuovi nell’assetto che ha costruito per il suo Lecce.