Cala il sipario sul campionato 2023-24 per il Lecce che pareggia 0 a 0 contro un Napoli che cercava disperatamente i tre punti per mantenere viva la speranza di giocare il prossimo anno in Europa. E’ stato un Lecce solido e anche fortunato nel secondo tempo quando i partenopei hanno colto per ben due volte i legni. Ottima prestazione di Gendrey e di tutto il reparto difensivo. A centrocampo ha brillato Berisha fino a che ha avuto benzina nelle gambe. Male Almqvist che chiude la sua stagione con solo due gol all’attivo, frutto solo di una prima parte di stagione di livello.
Per questa sfida ai campioni di Italia in carica, Gotti presenta uno schieramento che vede come unica punta Krstovic con alle sue spalle il gioiellino della Primavera Berisha. Il Lecce così presenta un 4-4-1-1 in fase di possesso con il giovane albanese in fase di pressing sale ad accompagnare il montenegrino. I primi minuti il Napoli preme, ma al 9’ è il Lecce ad avere la prima grande occasione del match. Krstovic apre a sinistra verso Dorgu e il danese in velocità scaglia un diagonale che scheggia il palo con Meret spettatore del tiro.
Il Lecce gioca molto sul versante di sinistra, mentre a destra Almqvist ha difficoltà a far ripartire la manovra. E’ comunque il Napoli ad avere il pallino del gioco, anche se Falcone non deve compiere interventi. L’azione più pericolosa dei partenopei arriva a metà tempo con un rasoiata di Simeone, oggi al centro dell’attacco, che termina poco distante dall’incrocio dei pali.
Nel finale di frazione è invece il Lecce ad avere una nuova grande occasione per sbloccare il match. Gendrey arpiona il pallone al limite della propria area, interrompendo una pericolosa azione di Kvaratskhelia, e fa partire un contropiede pericolosissimo. Il francese sulla trequarti avversaria imbuca per Almqvist che entra in area sul lato esterno e poi scarica indietro per Berisha, il cui diagonale viene deviato in angolo. Alla fine del tempo si va così sul punteggio di 0 a 0.
Ad inizio ripresa il tecnico napoletano Calzona mette in campo Raspadori e Ngonge e nel primo quarto d’ora il Lecce sembra in bambola. L’ex Verona impegna severamente Falcone, poi il Napoli va vicino al vantaggio con un tiro di Cajuste che colpisce il palo dopo una deviazione di Gendrey. Un altro legno arriva con un tiro a giro di Ngonge che prende la traversa al ventesimo minuto.
Gotti inserisce prima Pierotti e Gonzalez e poi Piccoli per Gallo, mossa che sposta Dorgu sulla linea difensiva proprio per bloccare l’attaccante arrivato a gennaio dal Verona. La mossa si rivela ideale perché negli ultimi trenta di gioco, recupero compreso, il Lecce trema soltanto per un tiro di Olivera ribattuto da Baschirotto. Anzi sono i giallorossi a far tremare il pubblico del Maradona con un tiro di Oudin che esce a lato di poco, e con un cross di Rafia sul quale Piccoli non arriva per centimetri.
Al fischio finale i giallorossi possono esultare per un punto importante che li proietta al tredicesimo posto in graduatoria, in attesa del match tra Verona e Inter. Se i nerazzurri dovessero battere la squadra dell’ex Baroni, allora per il Lecce sarebbe il miglior risultato dopo la stagione con Zeman in panchina di ormai quasi vent’anni fa.