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Lecce, Capodanno di rimpianti. Lookmann decide un match equilibrato

Un Lecce incerottato perde di misura a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini per 1 a 0. I giallorossi hanno offerto una buona prestazione condita da diverse occasioni da gol pur non avendo potuto disporre di tutti gli esterni offensivi veloci in rosa. La partita è stata decisa da un gol di Lookman intorno al quarto d’ora della ripresa nel momento di maggiore pressione degli orobici.

D’Aversa, per questa ultima sfida del 2023, sceglie Touba al posto dello squalificato Pongračić e gioca con Oudin in posizione di esterno offensivo destro. L’impostazione tattica dei giallorossi è perfetta visto che non concedono spazio alla manovra dei padroni di casa mantenendosi stretti sul terreno di gioco e invogliando i bergamaschi ad effettuare il pressing. Proprio da una salita a pressare dei nerazzurri arriva al venticinquesimo minuto del primo tempo la più grande occasione per il Lecce di passare in vantaggio. Falcone rilancia, saltando il centrocampo atalantino, e dà l’opportunità a Strefezza di innescare Gallo sulla corsia di sinistra. Il cross dell’esterno difensivo giallorosso viene deviato in angolo all’ultimo, ma la palla lambisce il palo alla sinistra di Carnesecchi.

Nelle fila del Lecce è ottima proprio la prova di Gallo nella sua migliore prestazione da quando è arrivato in Salento. Alcuni suoi salvataggi oltre alle sgroppate verso la trequarti avversaria sono da manuale. Con un atteggiamento propositivo il Lecce chiude in avanti il primo tempo e trema solo per una disattenzione della sua saracinesca Falcone che, intorno alla mezz’ora, sbaglia un rinvio e permette all’Atalanta di creare l’unica vera occasione da gol del primo tempo. È bravo Baschirotto a respingere quasi sulla linea di porta il tiro conseguente all’errore del portiere.

Nella ripresa il Lecce parte bene e avrebbe l’occasione per passare in vantaggio quando Krstovic, oggi preferito dal primo minuto a Piccoli, sbaglia di testa un ottimo cross di Oudin. Il campanello d’allarme sveglia gli orobici che intorno al quarto d’ora producono il maggiore sforzo offensivo e passano in vantaggio. Prima Pasalic colpisce la traversa da posizione defilata e subito dopo Lookman approfitta di una marcatura leggera di Touba per infilare il pallone nell’angolino basso dove Falcone non può arrivare.

Sono questi i minuti più difficili per il giallorossi che rischiano di affondare ed è bravo Falcone a dire di no in almeno due occasioni agli avanti orobici. Solo negli ultimi 20 minuti di gara il Lecce riprende a macinare calcio offensivo e nuovamente Krstovic deve rammaricarsi con se stesso per una grande occasione che gli capita sul destro. Innescato da Gendrey, l’attaccante montenegrino spara alto da ottima posizione. È l’epilogo della sua partita che lo vede sostituito ad un quarto d’ora dal termine con l’ingresso in campo di Piccoli. All’attaccante, di proprietà proprio dell’Atalanta, D’Aversa concede poco spazio, ma nell’ultimi minuti di gara risalta proprio la bravura dell’ariete giallorosso. Piccoli, prima è bravo ad incunearsi nella difesa bergamasca concludendo di pochissimo fuori con una girata, poi quasi al novantesimo si libera sull’esterno del suo diretto marcatore e serve un assist al bacio a Oudin che però fallisce la palla del pareggio.

Nei minuti di recupero il Lecce si procura qualche calcio d’angolo e un’occasione nel finale viene vanificata da un fallo inesistente fischiato proprio ad Oudin che avrebbe potuto consegnare ai giallorossi un’ultima occasione da gol.

Tra le fila del Lecce come detto ottima la prova di Gallo, ma anche superbi sono stati Ramadani e Kaba in mediana. Purtroppo Strefezza e Krstovic hanno deluso. Il primo era chiamato ad inventare in assenza di giocatori veloci sugli esterni e, tranne che in un’occasione, ha deluso. L’attaccante montenegrino invece sembra lontano parente di quello ammirato nelle prime gare di campionato. La sua stazza fisica sembra non reggere contro le difese avversarie e, quando ha delle opportunità di fare gol, le fallisce clamorosamente. Tanto dispiacere quindi per come è finita questa ultima fatica dell’anno, ma per d’Aversa adesso non c’è tempo di rammaricarsi troppo per le occasioni non concretizzate in quanto deve subito pensare al match delicatissimo contro il Cagliari che inaugurerà un 2024 che si spera florido di successi come è stato il 2023.