LECCE – Per la Rassegna Le Mani e l’Ascolto il 29 dicembre 2023 ore 19,00 presso il Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce, Annelisa Addolorato, autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni del volume “I Mandala di Luce”, e Antonella Rizzo, autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni de “L’ora del sole medio”, dialogheranno sul loro modo di fare e intendere poesia. Introduce e coordina l’editore Stefano Donno. Letture a cura di Paola Leone, regista e pedagogista teatrale. Due poetesse, due visioni per versi del mondo, un dialogo poetico autentico.
Annelisa Addolorato, artista internazionale, titolare del marchio italiano NPS: navigli poetry slam, ha pubblicato “I Mandala di Luce” per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. La raccolta è composta da poesie e prose che catturano la meraviglia e la percezione di simboli, immagini e colori, in un ritmo del fare, del dire e dell’agire poetico magico, mistico, ancestrale.. Antonella Rizzo, autrice di “L’ora del sole medio”, sempre per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, scrive: “L’ora del sole medio è il momento della scrittura senza ombra durante il quale è impossibile nascondersi. È la fine di ogni fine, un’apocalisse di luce in cui i dettagli sono al pari del tutto e dicono di più. La raccolta è la resa di uno stato di fine che si ripete ogni giorno, all’ora del sole medio”. Le due poetesse, pur non conoscendosi, hanno accettato di presentare l’una il libro dell’altra, dando vita a un dialogo poetico intenso e autentico.
Come la stessa Antonella Rizzo spiega, “L’ora del sole medio è il momento della scrittura senza ombra durante il quale è impossibile nascondersi. È la fine di ogni fine, un’apocalisse di luce in cui i dettagli sono al pari del tutto e dicono di più. La raccolta è la resa di uno stato di fine che si ripete ogni giorno, all’ora del sole medio.
Antonella Rizzo, nata nel Salento, vicino a un limone dai frutti neri, compie studi classici e umanistici. Approda alla ricerca accademica che lascia per una scelta di indipendenza. Dopo un lungo dialogo con il Senegal e con le comunità migranti, arriva a Milano dove insegna in scuole di periferia, scrive poesia e continua il suo lavoro di ricerca sulle identità plurali, diasporiche, che ammira come paesaggi.