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L’editore Donno e lo psicologo Turco ospiti di “Autori allo specchio”

PISA – Prosegue il 7 dicembre alle 17 presso la SMSBiblio – Biblioteca Comunale di Pisa ( Via San Michele degli Scalzi, 178, 56124 Pisa) la fortunata rassegna “Autori allo specchio – 5 domande a” promossa e diretta dalla professoressa Valeria Serofilli, presidente fondatrice di Astrolabio Cultura, associazione senza fine di lucro che promuove premi letterari nello specifico il premio internazionale Astrolabio nonché reading e conferenze. Lo Specchio Letterario in questa occasione, in collaborazione con  I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno di Lecce, propone il ritratto di due autori, il Dott. Mirco Turco, curatore della rivista di criminologia “Obscura” edita sempre da I Quaderni del Bardo Edizioni con i primi due numeri della rivista e il Dott. Stefano Donno che parlerà del  volume del criminologo Antonio Russo Stalking Storie di un crimine ordinario. L’incontro avrà carattere dialogico in quanto Serofilli dialogherà con gli ospiti ponendo loro domande che sono alla base delle loro pubblicazioni. Letture a cura di Rodolfo Baglioni. Con un saluto di Filippo Bedini, assessore alla cultura del comune di Pisa.Saranno presenti l’editore Stefano Donno e gli autori.

“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica. Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle.

“OBSCURA 00 dal titolo Un’insolita simpatia per il diavolo” è una nuova opera, specialistica e ricercata, diretta da Mirco Turco, Psicologo e Criminologo leccese, che vuole fornire, attraverso il contributo di diversi professionisti, una prospettiva di lettura e approfondimento sul crimine e sul comportamento criminale. Non mancheranno riflessioni sulla realtà odierna, narrazioni storiche, casi emblematici, con lo scopo arguto di dare un senso alla natura umana e alle sue forme più narcisistiche, perverse e polimorfe. OBSCURA vuole essere anche una finestra multidisciplinare sulla realtà noir e sulle intriganti sfumature che da sempre affascinano l’uomo. “Un’insolita simpatia per il Diavolo” è il numero 0 di OBSCURA, in cui si affronterà il mondo delle Sette Sataniche e delle Pseudosette, tra occulto e investigazione, tra ancestrali timori, credo religioso, fanatismo e pregiudizi. Un viaggio, un’esplorazione oculata di scenari affascinanti ma tenebrosi, riti, archetipi e dinamiche che farebbero rabbrividire chiunque.

Presentando “Obscura 01 – Oltre Caino e Abele” il curatore Mirco Turco afferma: “Vorrei esordire con riferimenti suggestivi e letterari, magari con una risonanza o un sapore dissimile e creativo; vorrei porre accenti affascinanti provenienti appunto dalla letteratura con i suoi protagonisti rocamboleschi, dal cinema e le varie serie in giallo o thriller e dall’arte, con sfumature alla Caravaggio. Quando però si pone l’accento sull’omicidio, oggetto del Numero 1 di Obscura, un punto rilevante e obbligatorio di partenza è una noiosa e fredda definizione: “delitto di chi sopprime una o più vite umane”. Chiaramente, per chi si occupa di crimini e di comportamento umano, i risvolti e le aree che si aprono quando si parla di omicidio sono molteplici: dal gusto di analizzare tratti e personalità, alla risonanza sociologica; dalla prospettiva medico-legale sino a quella giuridica, per toccare quasi con sadica eccitazione, gli aspetti antropologici, genetici o, addirittura, filosofici”