“Le vittime del silenzio”, libri e poesie per parlare di violenza sulle donne
LECCE – Continua ormai da diversi anni la campagna di sensibilizzazione “Le vittime del silenzio – dialoghi itineranti per contrastare la violenza di genere” ideata e organizzata dalla casa editrice Il Raggio Verde e la rivista Arte e Luoghi. E la cronaca agghiacciante di questi giorni, che ha fatto balzare il numero di vittime dall’inizio del 2023 a 105 con Giulia Cecchettin, 106 con Rita Talamelli, ci pone davanti ad un quadro di emergenza sociale: questa spirale di odio e violenza sembra davvero un incubo senza fine se si pensa anche ai casi di violenza assistita, un bambino su tre ha visto uccidere la madre e la loro vita è segnata per sempre dalla tragedia vissuta.
I dialoghi itineranti sono finalizzati a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne che deve essere impegno quotidiano e concreto tutto l’anno. Il 25 novembre (a partire dalle 18:30 con ingresso libero) presso l’ex Convitto Palmieri a Lecce, in piazzetta Carducci, si terrà un nuovo appuntamento de “Le vittime del silenzio” in collaborazione con la Biblioteca Bernardini e l’associazione culturale Fondo Verri.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Onu il 17 dicembre 1999, la manifestazione avrà due momenti distinti ma con un unico denominatore comune: scardinare il silenzio assordante e complice che alimenta il fenomeno e che non mette a riparo le vittime. E unire le nostre voci, attraverso l’arte della scrittura e della poesia, per riaffermare la valenza del rispetto per la vita. La violenza può essere contrastata solo promuovendo la cultura del rispetto e dell’amore, un rapporto paritario tra i generi, regolato dal dialogo e dal confronto, l’educazione dal basso insegnando ai nostri figli il rispetto dell’altro così come delle differenze e il riconoscimento della dignità e del valore dell’amore che non è mai possesso, prevaricazione. È fondamentale interrompere l’isolamento in cui si vengono a trovare le vittime e annullare il silenzio che sovrasta la violenza in tutte le sue forme – fisica, verbale, psicologica – a partire da quella insospettabile che avviene tra le pareti domestiche il luogo che dovrebbe essere sinonimo di protezione e rispetto della dignità personale. Abbattere la barriera del silenzio e collaborare per creare una rete solidale perché le vittime non si sentano sole e si possa arrivare alla radice del problema che nasce e si alimenta nell’arretratezza culturale e nel pregiudizio resistente di una società razzista e ancora patriarcale.
In apertura di serata, moderata dalla giornalista Antonietta Fulvio, la presentazione del libro “Nessuno mi vuole e ne vado fiera – quando le donne si sentono sbagliate, ma non lo sono” di Maria Teresa Giaffreda intervistata dalla giornalista Giovanna Ciracì. Il libro, edito da Il Raggio Verde, si presenta come un’autobiografia in chiave sociologica. I contenuti infatti non riflettono solo una storia personale, ma coinvolgono dinamiche ed eventi talmente ormai diffusi, da portare il lettore ad identificarsi con almeno uno degli episodi descritti. Un libro sulle donne e per le donne, ma anche per tutti quegli uomini che vorranno meglio comprendere questo complesso e affascinante mondo femminile. Dallo stalking, al manipolatore affettivo narcisista, dall’eterno Peter Pan ai rapporti ’intermittenti’ che riflettono un’incapacità generale nel costruire legami sentimentali autentici e duraturi. Diviso in due parti, a conclusione della storia, un breve apparato saggistico analizza le nuove psicopatologie, le numerose forme di violenza e il ruolo della donna che appare, ancora oggi, fragile e opaco.
La seconda parte della serata offrirà al pubblico presente una staffetta poetico letteraria con la partecipazione di alcuni autori de Il Raggio Verde: Maria Neve Arcuti, Tiziana Buccarella, Bruna Caroli, Lidia Caputo, Valeria Coi, Tina Rizzo De Giovanni, Anna Maria De Luca, Salvatore Giannuzzi, Attilio Palma, Francesco Pasca, Corrado Vecchio. Voci diverse che si alterneranno tra prosa e poesia per parlare dell’amore come dono, del dolore, di dignità e rispetto per la vita. Di tutti.