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Lecce ingenuo e sfortunato. Il Parma passa il turno in Coppa

LECCE – Regalare mezz’ora agli avversari, seppur di Serie B, è troppo per un Lecce che fa un buon gioco e che avrebbe meritato il passaggio del turno per quanto fatto vedere nel secondo tempo. Alla fine è il Parma di Pecchia a vincere per 4 a 2 con i gol decisivi realizzati nel recupero.

Contro la capolista della B, D’Aversa ha schierato alcuni interpreti che avevano giocato di meno e fatto esordire Berisha e Brancolini. Solo il primo si è dimostrato all’altezza del compito, mentre il portiere è apparso troppo acerbo per la A. I primi trenta minuti sono degni della notte di Halloween con il Lecce che ha illuso i suoi tifosi solo nel primo minuto di gioco con una conclusione di Sansone prima di iniziare la sagra degli errori.

E’ bastato il pressing alto della squadra ducale per far arrivare il vantaggio ospite. La marcatura è merito di Sohm al 9’, ma sono almeno due gli errori clamorosi della difesa leccese nell’azione. Gallo si fa ipnotizzare sull’out di sinistra, perdendo così la sfera, e Brancolini parte in ritardo sul tiro a rete. Un altro clamoroso errore di posizionamento porta al 18’ Coulibaly a involarsi verso il portiere leccese senza che nessuno lo contrastasse. Solo l’errore nel tiro dell’esterno grazia il Lecce che in quei minuti rischia più volte di capitolare prima del raddoppio parmense. Una serie di angoli per gli ospiti vede prima Brancolini in grande difficoltà con una uscita a vuoto e poi la conclusione imparabile di Bonny su corta respinta della difesa giallorossa.

Dopo l’orrendo inizio, il Lecce comincia a reagire. Ci provano Strefezza e Piccoli prima, poi è Sansone ad avere l’occasione più clamorosa del primo tempo. Azione personale dell’ex di turno e tiro che colpisce l’interno del palo prima di ritornare sul rettangolo verde. È lo stesso Sansone a rimettere la palla in mezzo con Piccoli che sembra anticipare i suoi diretti avversari prima di cadere a terra per un fallo che appare evidente. L’arbitro decreta il rigore, ma è il Var che fa svanire la possibilità di riaprire il match, richiamato il primo fischietto al video.

Il Lecce deve aspettare la seconda parte di gara per riaprire il match. Lo fa con Piccoli al 54’ che butta in rete una corta respinta del portiere su di un suo precedente tiro. E’ la miccia che fa infuocare il Via del Mare. D’Aversa, che aveva già sostituito all’intervallo un deludente Baschirotto con Pongracic, toglie Oudin e Sansone e inserisce Almqvist e Banda per un 4-2-3-1 iper offensivo. Berisha in posizione di mediana si trova più a suo agio e Strefezza da trequartista è libero di tirare con maggiore facilità. E’ dal suo piede che ad un quarto d’ora dalla fine arriva il gol del momentaneo pareggio. La conclusione a giro è stupenda come l’esultanza del ritrovato fantasista italo-brasiliano.

L’inerzia del match sembra dalla parte dei giallorossi che hanno nei minuti finali alcune buone occasioni con Piccoli e Banda. L’ala spreca da ottima posizione tirando alle stelle e sull’azione successiva il Lecce capitola. Cross basso dalla sinistra, Touba sfiora e manda la sfera sullo stinco di Pongracic con la corsa che termina alle spalle di Brancolini. Per il Lecce è notte fonda con il punteggio che viene ad essere ancora più pesante per il rigore concesso da Ramadani un minuto dopo e che fa concludere il match sul 4 a 2.

Per i giallorossi è un periodo no, non tanto per il gioco, quanto per i risultati che iniziano a far perdere fiducia ad un gruppo giovane e che deve correggere disattenzioni fatali come quelle commesse ad inizio partita. La testa va ora al campionato con due impegni proibitivi contro Roma e Milan. Per D’Aversa non sarà facile ritornare a fare punti, ma quello che conta ora e di provare a far mantenere alta la fiducia nelle qualità di questo gruppo, cercando di ridurre gli errori visti oggi.

Photogallery a cura di Andrea Stella