1

Capolavoro Lecce nel segno di Mazzone. Lazio ribaltata in due minuti

Il Lecce vince in rimonta contro la Lazio e per la prima volta nella sua storia si prende il successo nella prima giornata di Serie A. E’ stata una partita sofferta con i giallorossi che sono andati sotto nel primo tempo e che hanno ribaltato il risultato alla fine. E’ successo tutto negli ultimi dieci minuti di gara. Prima Immobile ha colto un palo dopo deviazione miracolosa di Falcone, poi il Lecce si è scatenato. Con l’ingresso di Burnete per Gonzalez, D’Aversa ha buttato tutti in avanti e con Almqvist e Di Francesco ha messo a segno l’uno due che ha deciso l’incontro.

D’Aversa dà continuità allo schieramento visto a Cadice e in Coppa contro il Como e affronta Sarri con Rafia nel ruolo di trequarti con Gonzalez al fianco di Ramadani. Di punta Strefezza mentre l’unica novità è rappresentata da Dorgu che prende il posto dell’acciaccato Gallo. Nella Lazio di Sarri esordio per il giapponese Kamada.

I primi quindici minuti sono di marca giallorossa con due occasioni nel giro di due minuti. La prima opportunità è con Strefezza che lambisce il palo con un tiro di poco fuori al 11’. L’azione che porta al tiro il brasiliano è di pregevole che nasce a sinistra dove Banda effettua un pregevole cambio di lato e poi Almqvist e Rafia che confezionano il tiro per Strefezza. La seconda occasione è per la veloce ala giallorossa, ma il tiro di Banda viene parato agevolmente da Provedel.

Con il passare dei minuti la Lazio prende campo e passa alla prima azione offensiva con Immobile che batte Falcone con un pallonetto beffardo dopo assist di Luis Alberto. Rassicurata dal vantaggio, la squadra biancoceleste controlla la partita e si fa vedere in un paio di occasioni sul finire del tempo. Ad un minuto dall’intervallo è Falcone di piede a dire di no al possibile raddoppio.

Nella ripresa il Lecce parte a razzo anche se si percepisce la mancanza di una prima punta vera. Le occasioni arrivano a grappoli con Ramadani che calcia alto, poi con Strefezza e Rafia, ma le polveri sembrano bagnate. Un segnale positivo arriva al 54’ quando Felipe Anderson sfrutta un contropiede e si trova a tu per tu con Falcone. Fortuna per i giallorossi che la conclusione esca di poco a lato.

Il Lecce tira un sospiro di sollievo e continua a macinare calcio contro una Lazio che sembra in debito di ossigeno. D’Aversa prova a scombinare le carte in gioco con Baschirotto spostato a destra per sfruttare i suoi centimetri in fase avanzata e con Blin centrale. Entra anche il nuovo acquisto Kaba, anche se il francese appare più lento di Rafia che ad inizio ripresa ha dato tutto, offrendo finalmente qualche giocata di livello.

Poi arriva il minuto 82’, Immobile tira a colpo sicuro e Falcone di piede devia la palla che si stampa sul montante. Dall’altra parte Gallo, entrato per un buon Dorgu, effettua un cross nel cuore dell’area. Amlqvist stoppa la sfera e poi di sinistro trafigge Provedel. I trentamila del Via del Mare possono così esultare. Ma la festa non finisce qui.

Come accaduto lo scorso anno, il Lecce ha la forza per prendersi tutti e tre i punti in palio con Burnete che finalmente mette peso in avanti. Il giovane rumeno entra nell’azione del raddoppio. Dopo un cross da sinistra, protegge la sfera nel cuore dell’area che Di Francesco tramuta nel gol dell’apoteosi giallorossa.

Dopo sei minuti di recupero il popolo giallorosso può esultare come D’Aversa che ha dato tanta grinta a questo gruppo, nel segno di Carletto Mazzone, il più sanguigno degli allenatori giallorossi e che oggi ha avuto il suo tributo prima del fischio di inizio. Il Lecce di oggi come quello del suo tecnico più amato ha mostrato di saper fronteggiare una squadra più forte sulla carta senza timore.