E’ un Lecce masochista quello che perde 2 a 1 in casa contro il Napoli. A decidere il match è un autogol di Gallo che sbaglia l’appoggio ad un Falcone che è complice nel pasticcio calcistico.
Il Lecce ha sicuramente giocato meglio rispetto agli incontri precedenti, ma la sesta sconfitta consecutiva suona come un campanello di allarme per una squadra che è stata richiamata dai tifosi della curva a tirar fuori gli attributi. Oggi ottima è stata la prova di Di Francesco, autore del gol che ha posto fine ad un digiuno che durava dalla partita contro l’Atalanta. Anche Hjulmand ha fatto vedere di essere un calciatore di livello, mentre hanno deluso, oltre al duo autore della rete decisiva per gli avversari, Gonzalez, Ceesay e Oudin, questi ultimi due scelti da Baroni nella formazione titolare al posto dei diffidati Colombo e Strefezza.
In questa sfida alla prima della classe, il Lecce inizia il match in modo pimpante con un pressing che crea qualche sbavatura nella difesa partenopea. Il primo tiro in porta è proprio dei giallorossi con Maleh al 8’ che arriva a conclusione di una bella combinazione Oudin-Di Francesco. Su tiro del centrocampista ex Fiorentina è Meret che deve impegnarsi per mandare la palla in angolo. Un brivido arriva anche sul corner susseguente con Baschirotto che non centra la porta dal cuore dell’area.
Con il passare dei minuti il Napoli riesce ad alzare il baricentro e passa con Di Lorenzo di testa al 18’. Nell’occasione è evidente il vuoto lasciato in area dalla difesa giallorossa che permette all’esterno difensivo della Nazionale di concludere agevolmente in rete.
Dopo il gol subito il Lecce stenta a riprendersi. E’ anzi il Napoli ad andare vicino al raddoppio con una conclusione di sinistro di Lozano al 33’ che Falcone riesce a deviare in corner. La risposta del Lecce nell’ultimo frangente di primo tempo è tutta in un cross dal fondo di Gallo che Ceesay non riesce a tramutare in tiro, mancando l’appuntamento di testa.
L’inizio di ripresa segna una scossa in casa giallorossa. Non passa neppure un giro di orologio che Oudin manca l’appuntamento con il tiro sul lancio di un brillante Di Francesco. E’ proprio l’esterno che cinque minuti dopo riporta la partita in parità. Punizione dalla trequarti che arriva sul secondo palo dove Baschirotto la rimette di testa al centro per l’accorrente Ceesay che di testa incoccia la traversa. La palla resta al limite dell’area dove il più lesto è proprio Di Francesco a trovare la conclusione giusta per trafiggere Meret.
E’ il momento migliore del Lecce che dà anche l’impressione di far male ad un Napoli ferito. Dopo il quarto d’ora, però, arriva la frittata del duo Gallo-Falcone. Cross dalla destra della difesa leccese di Kvaratskelia e Gallo di coscia l’appoggia verso Falcone. La palla prende una traiettoria strana, ma che il portiere potrebbe controllare. Ed invece l’intervento è goffo e la sfera finisce in rete.
La reazione dei giallorossi è in un cross di Gendrey e in una conclusione da fuori di Umtiti. Per il resto non ci sono grandi pericoli per il Napoli anche perché le sostituzioni di Baroni non incidono visto che il tecnico non prova nulla per aumentare il peso in attacco.
Alla fine è sconfitta e la Pasqua giallorossa è mai come quest’anno amara per la crisi di punti che attanaglia la truppa di Baroni. Adesso l’attesa per i risultati delle altre squadre in lotta per la salvezza e la sfida con la Sampdoria appaiono momenti decisivi per capire lo stato di salute psicologica del gruppo e anche per comprendere se la posizione del tecnico è così salda come fino ad un mese fa.
Photogallery a cura di Andrea Stella