LECCE – Domani lunedì 27 marzo, inizieranno i lavori per la sistemazione dell’area antistante la stazione ferroviaria di Lecce, finanziati con le economie del progetto di ribaltamento della stessa stazione, pari a circa 1 milione e 500 mila euro di fondi regionali.
Il cantiere comporterà alcune modifiche alla viabilità che, però, andranno di pari passo con l’avanzamento dei lavori che sono stati suddivisi in 4 fasi successive, per non creare eccessivi disagi ai frequentatori della stazione.
La prima fase interesserà, nello specifico, via di Ussano e piazzale Oronzo Massari, con l’intervento sui marciapiedi, il collegamento con la pista ciclabile, la sistemazione della rotatoria di accesso al parcheggio di Rfi e la realizzazione della segnaletica.
Per queste aree, da lunedì 27 marzo fino a lunedì 15 maggio, saranno in vigore alcune modifiche alla viabilità, come da ordinanza del dirigente del Settore Mobilità Donato Zacheo: in via di Ussano, tratto compreso tra il civico 25a e l’ingresso al Metropark, divieto di fermata da entrambi i lati a tutti i veicoli e restringimento della carreggiata, con chiusura alternativamente del lato destro e del lato sinistro per consentire l’accesso al parcheggio dei residenti e dei possessori del pass delle Ferrovie.
In via di Ussano, nel tratto compreso tra Piazzale Massari e fine palazzo delle Poste, è previsto il divieto di transito a tutti i veicoli, mentre su Piazzale Massari il divieto di fermata fatta eccezione per l’area taxi e per i 9 stalli riservati (2 per ricarica elettrica, 2 per persone con disabilità, 3 per carico e scarico, 1 per le poste e 1 per le forze di polizia). I bus delle Ferrovie Sud Est che non potranno entrare e uscire a causa dei lavori da via di Ussano, entreranno e usciranno dal cancello che si affaccia sul piazzale. Per garantire questo passaggio, la sede stradale davanti al cancello – finora occupata da stalli per la sosta – sarà delimitata con new jersey di cantiere.
Gli stalli di sosta tariffata saranno spostati nell’ultimo tratto di viale Oronzo Quarta, direzione stazione, lato sinistro, nel tratto compreso fra via Don Bosco e piazzale Massari.
Le modifiche alla viabilità delle fasi 2, 3 e 4 saranno comunicate in prossimità dell’avvio delle stesse.
Il progetto, redatto dall’architetto Sergio Ventura, interessa tutta l’area antistante la stazione e viale Oronzo Quarta fino alle intersezioni con via di Ussano e via Don Bosco, ed ha coinvolto anche gli studenti dell’Istituto Presta-Columella (che hanno ideato e collaborato alla progettazione del Giardino del Mondo) e l’Accademia di Belle Arti, che ha indicato l’artista la cui opera scultorea abbellirà il giardino, il salentino Romano Sambati.
Il nuovo piazzale è improntato soprattutto sul concetto di sostenibilità, con decine di nuovi alberi, provenienti da tutti continenti, che saranno messi a dimora nel “Giardino del Mondo” che sorgerà, spalle alla stazione, sul lato destro, dove oggi c’è asfalto; sull’accessibilità e sicurezza per tutti, con area pedonale, priva di barriere architettoniche, attrezzata con percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti che congiungono l’ingresso della stazione con l’area di scambio intermodale e dotata di un’illuminazione adeguata; sulla bellezza, che sarà testimoniata dall’installazione di un’opera di Sambati; sull’uso intelligente dei pali del filobus che da elementi di disturbo troveranno nuove funzioni come elementi portanti per l’illuminazione, il verde, la comunicazione.
Viale Oronzo Quarta, infine, sarà attrezzata per essere un’area di scambio intermodale, raggiungibile in bus, in bici, a piedi.
«Iniziamo un altro cantiere di importanza strategica per la città – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Nuzzaci – che porterà a cambiare completamente il volto del piazzale della stazione, dando a viaggiatori e visitatori il benvenuto in città e accogliendoli in uno spazio verde, accessibile, bello da vedere e funzionale agli spostamenti con qualsiasi mezzo. Sarà, per la sua rilevanza, un cantiere impattante anche per la viabilità cittadina ed è per limitare al massimo i disagi, che abbiamo suddiviso il cantiere in quattro fasi successive e, di concerto con il settore Mobilità, provvederemo a modifiche concomitanti alla viabilità che non prevedano la chiusura totale di tutta l’area».