Grande successo del Lecce che batte l’Atalanta in trasferta per 2 a 1 e bissa la vittoria dell’andata. I giallorossi hanno giocato una partita quasi perfetta pressando per quasi tutti 90 minuti gli orobici e portando in Salento tre punti che fanno avvicinare sensibilmente alla salvezza.
Baroni per questa sfida complicata contro l’Atalanta, che nei primi mesi del 2023 aveva realizzato più gol di tutte le altre squadre europee, non può disporre di Umtiti e fa sedere in panchina Strefezza dopo gli acciacchi dell’ultima settimana. Per sostituire il centrale francese gioca Tuia mentre in attacco c’è spazio per Banda. A centrocampo poi si rivede Maleh dopo l’infortunio occorso contro la Salernitana.
I primi minuti di gioco sono da sogno per il Lecce che segna al quarto giro d’orologio. Ceesay, preferito a Colombo dopo tante giornate, lavora bene un pallone sulla trequarti e, dopo essersi liberato del diretto avversario, conclude in porta dalla distanza. Musso non calcola bene il tempo del tuffo e il pallone si insacca alla sua destra.
Il gol subito non scuote l’Atalanta che continua con fraseggi lenti e provo ad imbastire qualche azione offensiva soltanto sugli esterni. Il Lecce, invece, continua un pressing asfissiante che non permette alla mediana avversaria di impostare. Con questo atteggiamento perfetto risulta difficile per i ragazzi di Gasperini procurare pericoli a Falcone che deve impegnarsi solo su qualche conclusione non difficile.
Ad inizio ripresa l’Atalanta manda in campo Soppy per Zappacosta e l’esterno difensivo destro, prelevato dall’Udinese, è sicuramente più incisivo del nazionale italiano. Il Lecce nei primi minuti del secondo tempo sembra subire il tour de force orobico, ma riesce a reggere bene grazie agli interventi in difesa di Baschirotto e Tuia e alle coperture in mediana di Hjulmand, Blin e Maleh.
Verso la metà del tempo gli undici giallorossi iniziano a risentire il peso dello sforzo fisico e così arrivano presto le cinque sostituzioni per Baroni. Strefezza e Oudin prendono il posto di Banda e Di Francesco, autentici motorini sugli esterni. In difesa deve uscire Tuia e fai il suo esordio in maglia giallorossa Ceccaroni.
Allo scoccare della mezz’ora, in un momento che appariva di stanca del match, il Lecce trova il raddoppio nella sua seconda vera occasione da rete. Angolo dalla destra e, come accaduto contro la Cremonese e il Milan, i giallorossi riescono a segnare. Il cross è a rientrare di Strefezza e Blin è tutto solo davanti a Musso e può di testa realizzare il raddoppio.
Nell’ultima parte di gara l’Atalanta prova a rientrare nel match, ma prima degli ultimi tre minuti di tempo regolare, i pericoli per il Lecce vengono soltanto da alcune mischie in area, che vengono risolte bene dai giallorossi. All’88º, però, Falcone compie il primo vero errore del suo campionato e rinvia sul corpo di Hojlund un retropassaggio di Ceccaroni. La palla colpisce il palo e poi finisce in rete tra la disperazione dell’estremo difensore.
Una volta accorciate le distanze, l’Atalanta si riversa nella metà campo leccese cercando un insperato pareggio nei sette lunghi minuti di recupero. L’ex Muriel avrebbe la palla del 2 a 2, ma Falcone si riscatta pienamente con un intervento da grande portiere. Grazie a questa parata il Lecce vince e, con 27 punti in classifica, può strizzare l’occhio ad una salvezza che si si fa sempre più concreta.