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A Gallipoli soccorsi cento migranti

 

GALLIPOLI – Continua l’attività di soccorso della Guardia Costiera. Nella giornata odierna la Guardia Costiera di Gallipoli sotto il coordinamento del MRSC di Bari ha soccorso circa 100 migranti a bordo di un’unità di 16 metri: il secondo evento verificatosi a distanza di pochi giorni.

È la chiamata di soccorso Mayday, segnale di immediata necessità e richiesta aiuto, ad aver prontamente attivato le procedure di soccorso a 30 miglia nautiche dalle costa. Venivano inviate in zona due unità navali della Guardia Costiera, la Motovedetta 332 dipendente dall’Ufficio Circondariale marittimo di Otranto e la Motovedetta 886 dell’Ufficio Locale marittimo di Santa Maria di Leuca in condizioni meteo marine non favorevoli. Giunti nel punto in cui si trovava l’unità, si riscontrava l’effettiva presenza di circa 100 persone a bordo dell’unità a vela. Lo scenario delle operazioni di soccorso è risultato complesso a causa di un’avaria al timone dell’unità a vela ingovernabile tra il panico dei migranti, tra i quali diverse donne e bambini. Prontamente un militare della M/V 886 assumeva la condotta dell’unità in pericolo riuscendo a condurre la navigazione con spiccata abilità, scortata dai mezzi navali in supporto presenti in zona e con l’ausilio successivamente di un altro militare della Guardia Costiera a bordo dell’unità a vela soccorsa. Destinazione: porto di Santa Maria di Leuca, porto più vicino. Il viaggio di trasferimento avveniva con condizioni meteo marine che risultavano sempre più proibitive. Un’unità navale della Guardia di Finanza restava in zona in assistenza alle operazioni di soccorso, sotto il coordinamento del MRSC di Bari. Alle ore 18.15 dopo due ore circa di navigazione di l’unità giungeva nel porto di Leuca dove veniva ormeggiata in sicurezza. I militari della Guardia Costiera di Leuca provvedevano a sequestrare l’unità mentre i migranti sbarcavano.

In banchina, alla presenza delle Forze di polizia, venivano sottoposti ad un primo controllo sanitario e successivamente accompagnati presso il centro di accoglienza Don Tonino Bello sito in Otranto.