A poco più di una settimana dalla fine del calciomercato, Pantaleo Corvino non vuole mostrare i punti deboli della sua rosa. Dichiara in conferenza stampa che il suo Lecce potrebbe andar bene anche così da qui a gennaio e che serve solo il lavoro per amalgamare un gruppo nuovo, fatto di tanti innesti estivi.
Il responsabile dell’Area tecnica attua questo atteggiamento, tipico di un giocatore di poker, durante la conferenza stampa di presentazione di quello che è il suo colpo più sorprendente del mercato estivo. Infatti questa mattina è stato presentato Lameck Banda, esterno offensivo, che Corvino ha prelevato dal campionato israeliano.
Banda, prima ancora di presentarsi ai microfoni, lo ha fatto sul terreno di gioco disputando minuti importanti sia contro l’Inter sia contro il Sassuolo. «Non mi aspettavo di giocare già così tanto. Il campionato italiano è difficile e sto provando a capire ciò che mi chiede mister Baroni in allenamento.» Così si è espresso il primo giocatore dello Zaire a giocare in Italia. «Voglio fare sempre meglio. L’impatto è stato buono con la squadra e con la città. Lo scorso anno ho avuto Marcus Diniz come compagno di squadra e mi ha convinto a venire qui sebbene avessi altre offerte.»
Diniz lo ha presentato come il giocatore più veloce che abbia mai visto giocare, e proprio la velocità è la carta vincente di Banda che nel secondo tempo di Sassuolo ha fatto ammonire più di un avversario. Davanti ai microfoni non ha dubbi quando parla di un suo idolo da bambino. «Mi ispiro a Robinho per la velocità e rapidità di esecuzione. Mi piace servire i miei compagni e credo che quello sia il mio più grande pregio in campo.»
Se Banda risponde in modo schietto in sala stampa, chi prova a coprire le carte delle sue prossime mosse è Pantaleo Corvino. «Il Lecce sta bene così. Proveremo a migliorare qualcosa, perché si può sempre migliorare, ma questa squadra ha già tutte le carte in regola per provare a salvarsi. Serve solo lavoro e tempo.» Sara vero?
Intanto l’esperto uomo mercato non smentisce la trattativa per Umtiti e prova a chiarire la situazione del mancato arrivo di Normann. «E’ un’idea che stiamo portando avanti quella per Umtiti, purtroppo però quando una notizia esce prima che si sia concluso l’affare, la situazione può complicarsi. La trattativa è in corso. Su Normann è stato detto tutto nel comunicato ufficiale, c’era una piccola possibilità che i tempi si allungassero e abbiamo preferito non chiudere l’affare.»
Ciò che dice Corvino è vero perché il club russo del Rostov avrebbe potuto impugnare la scelta unilaterale del calciatore di venire al Lecce, ma le possibilità di una conclusione positiva della situazione erano altissime, come ha detto lo stesso Corvino “intorno al 99%”. Allora ci si chiede, se queste sono le uniche motivazioni per il mancato tesseramento del norvegese, perché non rischiare visto che lo stesso responsabile dell’area tecnica afferma che per lui il Lecce a centrocampo sta già bene così? Normann sarebbe stato un regalo in più a Baroni. Quello che invece sembra più plausibile è che Corvino stia celando colpi last minute senza voler prestare il fianco a rialzi di prezzo.
Il Lecce ha bisogno di un centrocampista di qualità e esperienza come Normann e anche in difesa e in attacco si muove qualcosa. Non è più un segreto che i tempi di ricondizionamento di Frabotta possano esser lunghi e Baroni non può affidarsi solo a Gallo che già ha palesato diverse lacune nel confronto con avversari di A. L’arrivo di Pezzella dal Parma sarebbe un ottimo colpo per dare anche esperienza, quella che manca anche in avanti. «Non abbiamo bisogno di ulteriori attaccanti» ha detto chiaramente Corvino oggi «perché abbiamo preso Ceesay, che sta dimostrando già ottime cose, e Colombo, nazionale dell’Under 21.» Se si prendono in esame le tre partite sin qui giocate, tutte perse, Ceesay sembra un buon prospetto, soprattutto quando si gioca contro squadre aperte, mentre il gambiano fa fatica a difesa schierata. Discorso che vale anche per Banda, più a suo agio nella gara contro l’Inter. Colombo, ad oggi il vice Ceesay, sembra invece ancora immaturo per la A, ed infatti si è trovato meglio nella sfida contro il Cittadella, mentre nei minuti giocati da subentrato contro Inter e Sassuolo ha deluso. Possono bastare queste due frecce per provare a scardinare le difese della A? A noi ci sembra troppo poco, come poco è ciò che offrono gli esterni del 4-3-3. Di Francesco è un giocatore intelligente tatticamente e di esperienza vera per la A come Strefezza che è un diamante che deve solo prendere più fiducia nella categoria. E poi? Detto di Banda a cui bisogna dare il tempo di abituarsi al calcio italiano, il resto è poco più di nulla soprattutto se Rodriguez ormai non viene visto come parte del progetto tecnico. Anche qui serve qualcosa e il tempo stringe.