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Ancora un giovane per Corvino. Adesso serve esperienza

La “Corvinata” è arrivata puntuale. A ventiquattrore dall’annuncio di un’imminente novità sul fronte mercato, come se si fosse fatto un regalo per l’onomastico, Pantaleo Corvino ha messo a segno un colpo dei suoi. Prima è trapelata la notizia attraverso una nota emittente televisiva di mercato, poi è giunta la conferma informale dalla società per un nome che già da qualche giorno rimbalzava sui siti di informazione cechi. Daniel Samek sarà un nuovo giocatore del Lecce. Prelevato a titolo definitivo, il ragazzo è uno delle promesse del calcio boemo vista la sua giovane età.

Diciotto anni e 184 cm per un fisico che è già pronto a giocare ad alti livelli visto che il club che lo ha formato non è certo di secondo piano a livello europeo. Lo Slavia Praga è tra le squadre più importanti della nazione ceca e nella scorsa stagione Samek è riuscito a imporsi sia in Patria sia in Europa, disputando ben sei partite in Conference League. Centrocampista difensivo, può ricoprire all’occorrenza il ruolo di difensore centrale e questo è sicuramente un bene per un Lecce che in questo momento manca di elementi in questa zona del campo. In mediana invece i giochi sembrerebbero fatti con Baroni che può contare su tanti elementi anche se molto giovani.

Un centrocampo quindi con una media d’età bassa e che dovrà dimostrare le potenzialità viste dal responsabile dell’area tecnica e che sono la materia più importante sulla quale deve far leva il Lecce in mancanza di ampie risorse economiche. Di questi solo Hjulmand ad oggi sembra la pedina inamovibile per lo scacchiere di Baroni. La sua personalità lo fa sembrare già pronto per la A a discapito dei suoi 23 anni. Al suo fianco Askildsen (21 anni) ha assaggiato soltanto la massima serie, visto che in casa Samp in pochi hanno creduto in lui negli ultimi due anni e mezzo.

Con Majer e Bjoerkengren fuori dal progetto tecnico (non sono stati neppure convocati per l’amichevole di Parma), della rosa della promozione sono restati Blin (25 anni) e Helgason (21), entrambi all’esordio in A. Il francese è un vero punto interrogativo per Baroni perché davanti alla difesa stenta a dettare i tempi di ripartenza, basandosi solo sulle qualità fisiche importanti rispetto ad una tecnica rivedibile. Meglio da interno nel gioco leccese, ma riuscirà ad essere di livello per la A? Sicuramente Helgason potrà avere più chance del compagno nelle rotazioni, per la qualità nel tocco di palla (dote innata per un ragazzo che viene quasi dal polo) e per la capacità di buttarsi negli spazi. La novità Bistrovic (24 anni) è tutta da scoprire. A suo favore il fatto che sia stato in precedenza acquistato da un top club russo, a suo svantaggio quello di non essersi riuscito ad imporre davvero nel Cska, visto che negli ultimi due anni è stato spedito a metà stagione in Turchia.

Quindi ben venga un innesto di prospettiva qual è sicuramente Samek (valutato dal sito tedesco Transfertmarkt ben due milioni di euro), come anche la promozione di Gonzales, ma quello che appare evidente oggi è come il Lecce manchi di esperienza per la A sia centrocampo sia negli altri settori. Si pensi che della rosa di Baroni solo Strefezza ha giocato più di trenta match nella massima divisione nazionale.

Adesso al duo Trinchera-Corvino toccherà acquisire almeno due centrali di assoluto affidamento per la massima serie in una difesa che, probabilmente e incredibilmente, perderà il duttile e generoso Calabresi. Come andranno acquistati due o tre esterni d’attacco che sappiano davvero mettere in difficoltà le difese avversarie al pari di Strefezza. Con la scelta di giocare con il 4-3-3 questo è il ruolo chiave per Baroni e non ce ne voglia Listkowski se ci sembra ancora acerbo per la A. Magari una chance si sarebbe potuta dare a Di Mariano, un ragazzo ancora giovane, decisivo lo scorso anno, che ha da sempre sognato di scendere in campo con la maglia giallorossa in Serie A. Ma anche per lui, come per Calabresi, l’avventura in Salento sembra conclusa.