LECCE – Una forza indipendente e moderna che fa leva su valori e tradizioni forti, a cominciare dalla famiglia. Voce Nazionale si presenta. E lo fa in maniera formale perché da ieri sera è ufficiale il passaggio – questo sì sostanziale – da Associazione a partito politico. Un percorso che appare in controtendenza in un momento storico in cui i partiti perdono terreno e appeal, soppiantati da movimenti e liste pseudo politiche, il più delle volte legate ad un carrozzone elettorale pronto a deragliare dopo il voto.
A sfilare nella sala convegni dei Giardini d’Atena, sulle note di “Where the streets have no name” (dove le strade non hanno un nome) degli U2, sono gli undici alfieri del neonato partito: il presidente Claudio Puglielli, il suo vice Mario Spagnolo. E poi la segretaria amministrativa Cinzia Carlà, Jas Carra, Alessia Brusa, Graziano Ferilli, Vittorio Patarnello, Nicola Romano, Maddalena Giuliano, Patrizia Greco, e Luigi Capone.
Voce Nazionale guarda soprattutto agli ultimi, a quei dodici milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà. “Quale futuro stiamo lasciando ai nostri figli? – si chiede Claudio Puglielli, presidente del partito – Ci presenteranno il conto e ci chiameranno imbecilli per colpa delle macerie che ci hanno lasciato determinati politici”.